Cgil Perugia, una targa onora un’operaia

Intitolata una sala a Wanda Belladonna «guida ed esempio per tante donne e uomini che dal 1950 hanno lottato per i diritti dei tutti i lavoratori»

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Una targa in ricordo di tutte le donne nel corso del ‘900 hanno contribuito alla conquista dei diritti e alla crescita sociale e culturale dell’Umbria.

La cerimonia intitolata a Wanda Belladonna

L’operaia La Cgil di Perugia martedì ha intitolato a Wanda Belladonna, operaia della Perugina e sindacalista, una targa apposta nella sede della Camera del lavoro di Perugia. Belladonna, dipendente della storica azienda dolciaria sin dal 1947, è stata anche sindacalista della Filziat Cgil, oggi Flai, e guida ed esempio per tante donne e uomini che nella seconda metà del ‘900 hanno conquistato l’avanzamento dei diritti di lavoratrici e lavoratori, a partire dalla parità salariale. 

La famiglia Nel corso della cerimonia di intitolazione hanno preso parte contribuendo con le loro testimonianze tante compagne e compagni di Wanda Belladonna che l’hanno conosciuta dentro e fuori dalla Perugina. Ma c’erano anche i rappresentanti della Cgil di oggi, il segretario generale di Perugia Filippo Ciavaglia, la segretaria provinciale Vanda Scarpelli e il segretario generale dell’Umbria Vincenzo Sgalla che hanno voluto incontrare e ringraziare i familiari di Wanda Belladonna. Erano presenti infatti tre generazioni della famiglia insieme ai quali hanno scoperto la targa che ricorda la grande sindacalista della Cgil. «Mia madre aveva tre pilastri – ha detto il figlio Francesco – la dignità, che le consentiva con la quinta elementare di parlare e confrontarsi con i Buitoni, il rispetto e la grande stima degli altri e una sincera umanità che le veniva naturale. Sarebbe bello – ha concluso – poter trasmettere alle nuove generazioni questi valori e questa forza».

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