Sir Perugia – Zenit 2-3 Ora vincere in Russia

Gara batticuore condotta sempre sul filo del rasoio: botta e risposta fino al quinto, poi l’epilogo al tie break

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Dopo cinque set tiratissimi lo Zenit la spunta nella semifinale di andata di Champions League al PalaBarton. I parziali: 22-25, 26-24, 25-27, 25-20, 13-15. Fra una settimana, in Russia, sarà durissima: per conquistare la finale bisognerà vincere almeno 3-1. Con la vittoria 3-2 si andrebbe al golden set.

IL COMMENTO A CALDO DI LORENZO BERNARDI – VIDEO

Grande serata di sport

Una partita bellissima: cominciamo da questo. Per il valore della squadra (Anderson, Mikhailov e Ngapeth sono brutte bestie) e per il prestigio dell’avversario, che vince la Champions da quattro anni consecutivi. Addirittura sette Champions russe nelle ultime sette edizioni. Dopo aver vinto in Italia, la Sir ora prova ad  interrompere questo monopolio e a imporsi anche in Europa, ma se vuole farlo deve passare per le forche caudine del Kazan Volleyball Centre, mercoledì prossimo. Dove bisognerà vincere. 

Applausi sportivi

Il momento più bello sul primo punto del tie break, quando Ngapeth si fa male e il il pubblico del palazzetto, dopo qualche istante di fiato sospeso, si è lasciato andare ad un sincero applauso quando ha visto il rivale rialzarsi. Una lezione di sport che in altri contesti si dovrebbe prendere ad esempio. Poi altri applausi sul punto del 8-7 quando sempre Ngapeth letteralmente si arrampica sul tavolo della stampa per recuperare un pallone, franando sui computer e alla fine conquistando il punto. A bene vedere è stato quello il punto decisivo per imprimere la sterzata finale alla partita.

SIR COLUSSI SICOMA PERUGIA – ZENIT KAZAN 2-3 (22-25, 26-24, 25-27, 25-20, 13-15)

SICOMA PERUGIA: Piccinelli (L), Ricci 7, Hoag 1, Hoogendoorn 0, Seif 0, Leon Venero 25, Lanza 13, Colaci (L), Atanasijevic 24, De Cecco 1, Podrascanin 10. N.E. Della Lunga, Galassi, Berger. All. Bernardi.

ZENIT KAZAN: Anderson 20, Surmachevskiy 0, Volvich 6, Ngapeth 22, Butko 2, Samoylenko 9, Verbov (L), Mikhailov 15. N.E. Alekno, Likhosherstov, Alekseev, Kononov, Krotkov, Spiridonov. All. Alekno.

ARBITRI: Gerothodoros, Mezoffy.

Interviste

Bernardi: «Come al solito, troppi errori»

«Contro una squadra come Kazan non puoi permetterti di sprecare tanti punti break: questo è successo sia nel quinto sia nel terzo, che abbiamo perso ai vantaggi. Certo, la qualificazione non è chiusa, abbiamo dimostrato che la differenza non è tantissima. Non dobbiamo sentirci delusi, un po’ rammaricati per la sconfitta, ma personalmente non ho niente da recriminare ai giocatori».

Lanza e De Cecco: «Nulla è perduto»

Sullo stesso tenore le dichiarazioni di Luciano De Cecco: «Non c’è nulla di perso, anzi abbiamo capito che siamo alla loro altezza, ora dobbiamo andare lì per vincere». E Lanza: «Non è finita ‘tanto’ a ‘poco’ quindi abbiamo tutte le possibilità per andare lì a vincere. Giusto starci male perché poi quando scendiamo in campo servirà».

Matthew Anderson (Zenit Kazan): «Bellissima partita»

«La nostra forza stasera è stata non cercare di fare punti spettacolari. Leon, Atanasijevic, De Cecco e Lanza, hanno tutti fatto molti punti e molti di questi spettacolari. Non potevamo soffermarci su quei momenti; quello che abbiamo fatto è stato pensare subito al punto successivo. Le loro battute sono state spesso potenti ed hanno in diverse occasioni fatto più punti di seguito, ma non potevamo farci abbattere perché questa è la Champions. È stata une bellissima partita e mi auguro che una partita altrettanto combattuta si giocherà a Kazan la prossima settimana».

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