Ciao Fiore. Lunedì l’ultimo saluto di Magione a Moreno Bolognini

I funerali si terranno alle 10 nella chiesa di San Giovanni Battista

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di Gabriele Ripandelli

Lunedì 6 febbraio alle 10 la comunità di Magione darà l’ultimo saluto a Moreno Bolognini, per tutti Fiore, morto nella mattina di venerdì nel comune lacustre. Il funerale si terrà presso la chiesa di San Giovanni Battista. La tragedia è avvenuta nei pressi del palasport, in via della Libertà. L’uomo di poco più di 50 anni, originario di Casenuove (Magione), è morto a causa di un malore accusato mentre si trovava in strada. Immediati i soccorsi da parte della polizia Locale di Magione e degli operatori del 118, che hanno tentato di rianimarlo. Purtroppo però per il 56enne, noto con il soprannome ‘Fiore’ e molto conosciuto nella zona, non c’è stato nulla da fare. Agli accertamenti ha fatto poi seguito il trasferimento della salma in obitorio. L’accaduto è stato portato all’attenzione dell’autorità giudiziaria ma non ci sono dubbi sulle cause naturali del decesso.

Chi era

Moreno Bolognini era per tutti Fiore. Residente in un campo di ex giostrai in via dei Prati, lo potevi incontrare mentre camminava in solitaria per Magione. Tante le persone che lo ricordano con affetto dopo averlo incrociato per strada o nella zona dei bar del comune lacustre che frequentava spesso. «Era un uomo di bell’aspetto, con un modo particolare di vestirsi e un’età avvolta nel mistero» così lo dipinge una donna residente nel magionese. Aggiunge: «Tutti gli volevamo bene. Si notava e si poteva apprezzare il senso di rispetto verso le persone con cui si interfacciava. A volte nei bar gli chiedevano di aspettare fuori e lui era in grado di capire la situazione. Una volta per abbeverarsi entrò nel giardino di mio nonno lasciando per sbaglio la cannella aperta, cosa che non faceva mai. Da allora, probabilmente sentendosi in colpa, non è più venuto. Gli abbiamo anche regalato una bici e ricordo quanto gli piacesse». Chi condivideva con lui l’abitazione ricorda il suo animo da giramondo: «Andava in giro per l’Italia con la sua bicicletta che per lui era come un’automobile. Prendeva il treno e si spostava andando spesso anche a Roma». La consapevolezza che sia stata una persona che con la sua semplicità è entrata nei cuori di molti c’è: «Andate in paese e chiedete di Fiore. Tutti lo conoscono e lo ricorderanno con un sorriso». Nei giorni scorsi diversi i pensieri pubblicati su Facebook tra chi ne raccontava il fare educato e quasi timoroso, i suoi monologhi, le sue gite in bicicletta e anche una leggenda popolare che vorrebbe fosse stato un acrobata da circo che, a seguito di una brutta caduta dal trapezio, si ritrovò assente e assorto nei suoi pensieri.

Magione piange ‘Fiore’, ucciso da un malore. «Personaggio unico»

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