‘Terni al centro’, commercianti in tackle

Il comitato mette nel mirino l’amministrazione: «Tutte le promesse fatte sono state disattese»

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del comitato dei commercianti ‘Terni al centro’

Il comitato dei commercianti di ‘Terni al Centro’ con grande amarezza e dispiacere è costretto a constatare che tutte le promesse fatte dall’attuale amministrazione sono state sistematicamente disattese. Negli incontri con l’assessore al commercio Fatale e l’assessore Giuli, erano state concordate, accolte e date per certe la conversione del parcheggio di Largo Cairoli in strisce blu a servizio del centro, 15 minuti di sosta gratis su tutte le strisce blu, apertura sperimentale della Ztl, tariffe dei parcheggi che premiassero la sosta breve per aumentare la rotazione dei posti auto, la partecipazione del comitato ai tavoli di concertazione aventi per oggetto il centro città. Un’illusione durata pochi mesi che al dunque si è sciolta come ghiaccio al sole lasciando il posto ancora una volta all’ennesimo muro di no a cui i Commercianti del centro sono purtroppo abituati da decenni.

Non si capisce il motivo per cui si tenti nuovamente di affossare il commercio in centro avallando in fretta e furia ampliamenti di metratura a centri commerciali e al contempo rifiutando poche e semplici richieste fatte dai commercianti. Altra cosa evidente è che non c’è un piano per il rilancio del commercio studiato con criterio ma solo una serie di proposte e idee poco concrete ed efficaci dettate dalla fantasia del momento, sintomo di indifferenza o peggio ancora di una non volontà di aiutare i commercianti.

Abbiamo fatto una ricerca presso la Camera di Commercio di Terni ed è emerso che esistono 3 mila 500 attività di vario genere con sede nel centro; dottori, commercialisti, dentisti, idraulici, elettricisti, agenzie immobiliari, bar, ristoranti… un numero troppo piccolo per essere degno di nota? In tutto questo ci chiediamo cosa intendano fare coloro che dovrebbero tutelare i commercianti, dalla Camera del commercio alle associazioni di categoria.

C’è chi spera in un disgregamento di questo comitato, tentando di fiaccarlo con false promesse o minimizzandone la consistenza numerica, ma non fa i conti probabilmente con l’istinto di sopravvivenza insito negli esseri umani perchè è della sopravvivenza di centinaia di dipendenti che parliamo, delle loro famiglie dei loro figli, dell’economia dell’indotto generato e degli effetti devastanti di una desertificazione a cui il centro città andrà incontro… vetrine spente quindi vie buie, diminuzione della sicurezza, aumento di atti vandalici,furti e aggressioni, strade più sporche, crollo degli affitti, deprezzamento del valore di case e negozi.

Non accetteremo passivamente questo ennesimo atteggiamento, annunciando fin d’ora che a Settembre daremo vita ad una protesta simbolica e mediatica di forte impatto. Resta inalterata la nostra disponibilità al dialogo, purchè sia basato sul rispetto e sul riconoscimento del valore del lavoro che svolgiamo.

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