Comune di Terni, mutui con l’elastico

Nuova ricontrattazione per 241 (50 milioni in valore) di quelli in essere. La manovra di assestamento di bilancio vale quasi un milione e mezzo

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Due decisioni che faranno discutere – e che visti i precedenti provocheranno, soprattutto una, scintille in consiglio comunale – quelle prese dalla giunta di palazzo Spada in tema di assestamento di bilancio.

Mutui allungati Per cominciare è stato stabilito che, per la seconda volta, dopo che allo strumento si è già fatto ricorso a giugno, una serie di mutui contratti dal Comune – «si tratta di 241 posizioni, diverse da quelle oggetto della manovra di primavera, per un totale di circa 50 milioni di euro», ha spiegato l’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi – sono stati ‘ricontrattati’: «La loro durata è stata prolungata di dieci anni – ha detto l’assessore – ed il loro tasso di interesse ridotto dello 0,5-0,6%. Il che ci garantisce, per il solo 2015 un risparmio di un milione e 300 mila euro, mentre per l’anno prossimo il minor impegno di spesa sarà di un milione e 600 mila euro. Fino al 2029 potremo godere in un notevole risparmio anniale, che poi rimarrà, anche se in maniera ridotta, fino al 2040».

LA DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE DI TERNI

La polemica Il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, sa bene che in consigliolo aspettano gli attacchi delle opposizioni: «Che devono ricordare, però – ha scandito – che la stessa nostra procedura, peraltro figlia di un accordo stipulato tra la Cassa depositi e presiti e l’Anci, è stata seguita dal 94% dei Comuni italiani, anche da quelli governati da maggioranze composte da chi, qui a Terni, è all’opposizione. Spero che il buonsenso prevalga, soprattutto perché tutti sanno che la nostra decisione di non elevare le imposte ci ha impedito di accedere ai benefici economici previsti dal fondo di perequazione, che invece ha premiato realtà molto meno virtuose, come per esempio quella di Perugia».

La ‘manovra‘ Ma la giunta ternana ha anche stabilito una «manovra di assestamento del bilancio che non esito a definire minimalista – ha detto ancora l’assessore – perché attraverso la riduzione di una serie di voci di spesa siamo riusciti a reperire un milione e 488 mila euro da destinare ad impegni obbligatori, un terzo dei quali (510 mila euro; ndr) sono rappresentati da anticipazioni ed interessi di tesoreria derivanti dal mancato arrivo dei fondi da parte del governo centrale».

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