di S.F.
Un nuovo modello organizzativo della struttura amministrativa per tentare di dare maggior sprint alla ‘macchina’ di palazzo Spada. Lo scrive il Comune di Terni nel Documento unico di programmazione 2023/2025, l’ultimo della consiliatura Latini iniziata nel 2018: di mezzo c’è la creazione di una nuova direzione, spostamenti e anche la revisione delle PO.
Cosa si vuol fare: la nuova direzione
Limitare i costi e massimizzare i risultati. Questi gli obiettivi citati nel Dup, ai quali si aggiunge la necessità di semplificare i processi interni per efficienza e razionalizzazione. Facile a scriverlo, più complicato applicarlo. D’altronde se ne parla da anni. Che si fa dunque? Il miglioramento – si legge nel documento – non può prescindere dall’approvazione di un «nuovo modello organizzativo di carattere generale». Il primo step indicato è l’approvazione della macrostruttura che, per iniziare, prevede la creazione di una nuova direzione ‘Manutenzioni e patrimonio’. Motivo? «Da un lato alleggerirebbe le attuali direzioni attività finanziarie e lavori pubblici-manutenzioni di una serie di attività e dall’altro potrebbe permettere una migliore gestione di questi servizi». Lo spostamento tra direzioni riguarda alcune competenze, come ad esempio controlli interni e materie ambientali.
Le posizioni organizzative
C’è poi la revisione della disciplina delle PO (che diventano ‘elevate qualificazioni’) con un nuovo regolamento per il conferimento e le attribuzioni. «In particolare – viene specificato – è necessario assolvere all’esigenza di graduare le singole posizioni organizzative di direzioni in almeno due fasce sulla base di criteri logici e predeterminati. In terzo luogo è imprescindibile un’analisi ed una ricognizione completa dell’ordinamento professionale, con l’individuazione precisa dei singoli profili professionali per renderli più omogenei ed attuali con la situazione presente dell’ente». Se poi sarà effettivamente fatto è un altro paio di maniche.