Conferme rossoverdi: una ‘nuova’ Ternana

Le ‘Fere’ consolidano ciò che di buono avevano fatto vedere nelle ultime gare, via dalla zona playout. Aresti, Masi e Palombi decisivi nella ‘virata’ post Salernitana

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di S.F.

Sette punti in tre gare, cambio d’attitudine mentale e, seppur per un solo punto, una settimana da vivere fuori da quella zona playout che aveva ‘accompagnato‘ la Ternana negli ultimi due mesi. Simone Palombi, Alberto Masi, Simone Aresti: la nuove veste delle ‘Fere’ ha preso origine da queste tre scelte – in un caso forzata – di Benito Carbone, che stanno ripagando eccome il tecnico calabrese. Le conferme sono arrivate dall’1-0 al Brescia e per il gruppo capitanato da Damiano Zanon c’è finalmente la possibilità di godersi un momento positivo: ora, magari già a partire da Carpi, il prossimo step non può che essere quello legato a una vittoria fuori dalle mura amiche che manca da maggio, a Como. Giudizo sui tre match buono, chiaro che per dare uno slancio deciso al cammino salvezza servirà proseguire su questi ritmi – o almeno avvicinarsi – fino alle 22.30 del 30 dicembre. Poi pausa e mercato.

TERNANA-BRESCIA 1-0, LA GALLERY DI ALBERTO MIRIMAO

Simone Aresti: un gol incassato in tre gare

Simone Aresti: un gol incassato in tre gare

Il difetto e la risalita Nel novero delle conferme, in negativo però, c’è il consueto – o quasi – avvio difficoltoso di match. Due palle gol (altrettanti legni centrati dai biancoblù) concesse dalla Ternana nel primo quarto d’oro a Rosso e Camara – autostrada per l’ex ‘Primavera’ dell’Inter -, dopo di che i rossoverdi sono andati in crescendo: si è sviluppato un duello personale tra Masi e Minelli, vinto dal portiere degli ospiti con la straordinaria – altre due le chance per il ligure – respinta d’istinto a pochi minuti dal termine del primo tempo. Al di là delle conclusioni le ‘Fere’ hanno iniziato a muoversi con maggior ordine, andando a migliorare la distribuzione palla e la compattezza tra reparti: il Brescia tornerà a farsi realmente pericoloso solo al 69′, quando Morosini ha di fatto mancato un rigore in movimento.

Alberto Masi in una delle tre occasioni avute

Alberto Masi in una delle tre occasioni avute

Un trio granitico Due gare di fila con clean sheet. Non così consueto in casa Ternana, considerando che nell’arco del 2016 – in B – era accaduto solo a marzo nei match con Latina e Pescara. Appare tutt’altro che casuale che ciò sia accaduto dal cambio imposto da Carbone, con l’utilizzo di Aresti in porta e la coppia composta da Masi e Valjent: ridotte al minimo sia le sbavature individuali (non sono mancate tuttavia nemmeno sabato) che di collettivo, grazie in special modo alle ottime attuazioni dei difensori centrali. Un caso? Virtus Entella, Frosinone e Brescia, squadre a cui non mancano attaccanti più che buoni per la categoria. La risposta tende ad andare verso il no.

LE PAROLE DI SIMONE PALOMBI, ALBERTO MASI E LUCA GERMONI

L'occasione fallita da Avenatti. Per l'uruguaiano l'assist a Palombi

L’occasione fallita da Avenatti. Per l’uruguaiano l’assist a Palombi

Una ‘buona’ notizia per Carbone fa riferimento anche alla cattiva giornata di Felipe Avenatti. Vale a dire: i rossoverdi riescono a vincere, con un avversario di buon livello seppur molto giovane, anche quando l’uruguaiano ‘litiga’ spesso con la palla e non va a segno. Tanto da uscire dal campo giù di morale dopo l’errore a tu per tu con Minelli sul prezioso assist – proprio del numero 20 di Montevideo il servizio vincente per il laziale – di Palombi: doppia cifra rinviata per lui, intanto però l’allenatore calabrese può contare su un giocatore d’attacco di micidiale concretezza. Bene in mediana anche Di Noia, chiamato a sostituire Petriccione: per il barese il solito movimento perpetuo, benché – rispetto ad alcune partite precedenti – senza incursioni offensive di una certa rilevanza.

Simone Palombi: media realizzativa elevata

Simone Palombi: media realizzativa elevata

Killer instinct Magari tocca pochi palloni, ma quando lo fa difficilmente Simone Palombi è inefficace. Tanto movimento e supporto a Felipe Avenatti, ma soprattutto una percentuale in fase di finalizzazione elevatissima per il 20enne di Tivoli: un paio di metri in area di rigore, un buon angolo e per i portieri avversari è dura. Chiedere a Minelli, trafitto – 4° marcatura stagionale – da un diagonale di rara precisione dal giocatore di scuola Lazio: «Sta andando bene, perché comunque – il commento della punta – le occasioni in partita arrivano e poi sta al giocatore metterle dentro: so che ci saranno momenti difficili e quindi mi godo il momento. Il Brescia ha preso due legni in avvio, siamo stati un po’ disattenti: poi, dopo il vantaggio, è stato tutto più facile. Abbiamo avuto la chance di chiuderla e nel finale c’è stata un po’ di sofferenza, normale che sia avvenuto di fronte. Alla fine – conclude Palombi – questi tre punti fondamentali li abbiamo conquistati».

Cristian Brocchi e Benito Carbone

Cristian Brocchi e Benito Carbone

L’ascesa ligure Funziona e molto bene la coppia – fino ad un mese mai insieme dal primo minuto in tre anni – composto da Martin Valjent e Alberto Masi. Questa volta il migliore è però il 24enne genovese, che sia a livello offensivo – tre occasioni da rete, tutte di testa – che difensivo, con un paio di salvataggi decisivi, è stato quasi impeccabile: «Una settimana molto bella con la nascita di mia figlia, sono felicissimo. Per quanto riguarda la squadra è stata una vittoria importante, ci serviva per dare continuità ai buoni risultati ottenuti di recente. Il gol? Sarebbe stato il massimo, ma direi che la prestazione di squadra e i tre punti sono le cose più rilevanti. Dobbiamo – conclude – proseguire su questa strada».

Luca Germoni

Luca Germoni

La giovane certezza Continuità anche per Luca Germoni che, messo alle spalle il periodo fatto di alti e bassi, è tornato su buoni livelli: «Dopo la gara di Salerno – sottolinea il giocatore di proprietà Lazio – c’è scattato qualcosa in testa e abbiamo capito che, se riuscivamo ad essere concentrati per tutta la gara, avremmo fatto grandi cose: in queste tre partite lo abbiamo dimostrato, le avversarie è difficile che ci possano battere se accade. L’occasione è arrivata quando ero molto stanco, un po’ dispiace perché mi interessava avere la prima gloria personale». Prima del Carpi però Germoni andra alla ricerca della gloria da tifoso: sarà sugli spalti dell’Olimpico in compagnia di Palombi per tifare la sua Lazio nel derby romano.

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