Confindustria, Boccia a palazzo Alberici a Terni

Il presidente nazionale in relax con la musica del Briccialdi, ma anche un pensiero al territorio: «Lavoro e sviluppo temi primari»

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di F.L.

Musica, storia ed un ospite d’eccezione: serata suggestiva, sabato, a palazzo Alberici, una delle testimonianze del primo Rinascimento ancora superstiti del centro storico di Terni, recentemente ristrutturato e tornato alla sua antica bellezza. Tra gli invitati all’evento ‘Portico in musica’, che si è tenuto nella corte interna dell’edificio privato, c’era infatti anche il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Visita privata A spingerlo fino alla città dell’acciaio è stato il ternano Luigi Paparoni, direttore dell’area Brand Identity di Confindustria, nonché proprietario di una parte di palazzo Alberici e deus ex machina dell’intervento di restauro dell’immobile, oltre che organizzatore dell’evento. «Una serata speciale per un amico speciale, che conosco dall’epoca dei Giovani imprenditori e con il quale ho lavorato braccio a braccio durante la presidenza di Piccola industria» ha detto Boccia.

Obiettivo sviluppo «La mia presenza – ha aggiunto – è anche un modo per aprire e non chiudere Confindustria ai territori, come appunto quello ternano, dove la cosa principale è mettere al centro occupazione, lavoro e sviluppo». Abbandonate poi per qualche ora le tante questioni di economia e attualità, nazionale e non solo, il presidente Boccia ha potuto rilassarsi, insieme agli altri invitati, ascoltando i giovani musicisti e cantanti allievi dell’istituto musicale Briccialdi, che si sono esibiti dal portico del palazzo. Tra loro, introdotti dal direttore Marco Gatti e dalla presidente Letizia Pellegrini, anche il giovanissimo flautista Emanuele Orsini, oltre agli ex allievi del Ralf Saxofone Quartet.

L’intervento di restauro «La ritrovata bellezza di questo posto – è il pensiero di Paparoni in merito alla ristrutturazione di palazzo Alberici – ha ispirato il desiderio di condividere con gli amici un’armonia, sia visiva che sonora, dando vita ad una serata musicale da godere insieme. Un esempio, forse, di quello che il centro storico della nostra città potrebbe in più luoghi consentire». L’opera di restauro del palazzo, che si affaccia su via XI Febbraio, è stata avviata nel 2014 e con una graduale operazione di recupero delle linee originali dell’immobile ha permesso, tra le altre cose, di riportare alla luce il ciottolo originale, l’impluvio in cotto rosso ed un pozzo ancora intatto.

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