Cooperative, Paparelli: «Servono controlli»

Il vice presidente della Regione Umbria: «L’Ispettorato del lavoro sarà sensibilizzato a vigilare con attenzione su possibili irregolarità»

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A porre il problema era stato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, che aveva parlato di «rischio di caporalato e necessità di verifiche nelle cooperative umbre», spiegando che «attraverso i regolamenti interni, derogano ai trattamenti salariali collettivi con modifiche peggiorative rispetto agli stipendi previsti».

L’assessore Fabio Paparelli, durante il question time, ha risposto spiegando che «l’Umbria riconosce il ruolo della cooperazione come forma di impresa che coniuga imprenditorialità con sussidiarietà e cittadinanza. Siamo consapevoli che possono esserci criticità ed imprese cooperative che tradiscono il loro patto fondativo con disuguaglianze salariali. Non bastano le dichiarazioni di principio e non si può fare di tutta l’erba un fascio. Se siamo informati di atti contrari alle leggi sul lavoro è obbligo denunciarli all’ispettorato del lavoro. I contratti nazionali di lavoro e la contrattazione aziendale sono gli unici strumenti: se si ritiene che i sindacati non svolgano il loro ruolo se ne possono fondare altri. Il caporalato, consiste in una grave forma di sfruttamento della manodopera che si sostanzia nella corresponsione di retribuzioni inferiori a quelle previste dai contratti di lavoro. Provvederò a inoltrare questa risposta e questo testo all’ispettorato del lavoro affinché proceda ai controlli necessari».

 

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