«CSS? Pregiudizi non servono. Si guardi alla realtà ed agli esempi»

L’avvocato Giuseppe Caforio replica alle colleghe Nuti e Passeri in ordine alla possibilità di bruciare combustibile solido secondario nei cementifici

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dell’avvocato Giuseppe Caforio

Gentili avvocatesse Nuti e Passeri, ho preso nota di quanto mi avete scritto e non condivido nemmeno una riga del contenuto della vostra comunicazione. Preliminarmente mi preme precisare che ho scritto il pezzo di domenica, in scienza e coscienza non come avvocato e nemmeno come docente universitario ma semplicemente come editorialista de Il Messaggero. Ciò detto, sono contento che vi preoccupiate dei problemi ambientali di Gubbio dove da oltre cinquant’anni si brucia di tutto con emissione di Co2 oltre ogni norma, mentre quando si prospetta una soluzione compatibile ambientalmente come è il CSS, si contesta tale scelta in modo pregiudiziale.

Ricordo che Corte Superiore di Giustizia Europea (V Sezione) del 13 febbraio 2003 – Caso C-228/00 stabilisce che l’utilizzo di rifiuti come combustibile nei forni da cemento deve essere classificato come attività di recupero. Varie regioni, come la Lombardia, hanno approvato norme che consentono di bruciare CSS nelle cementerie sulla base di studi scientifici che escludono impatti ambientali negativi. Del resto basta leggere le relazioni dell’Auri che prevedono fra meno di due anni la saturazione delle discariche per farsi delle domande e darsi delle risposte.

Io a Gubbio ci vado spesso, mentre vi consiglieri di andare a fare un giro a Copenaghen e andare a visitare, magari facendo una sciatina, l’inceneritore al centro della città. La mia posizione non è ‘propaganda stravagante’ perché ho a cuore l’interesse generale e non ho pregiudiziali posizioni che si scontrano con la realtà scientifica e sociale. Siamo un Paese arretrato anche sul piano ambientale: forse seguire l’esempio di nazioni virtuose come la Danimarca ci consentirà di superare alcuni pregiudizi che ci riportano a fasi oscurantistiche dannose per il benessere generale. Comunque sempre disponibile ad ogni contraddittorio serio e rispettoso del diverso pensiero altrui.

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