di Federica Liberotti
Ci sono voluti un paio di giorni di attesa – rispetto all’annuncio del commissario all’emergenza Covid Massimo D’Angelo – per trovare la quadra, ma da mercoledì mattina si parte: anche in farmacia si potranno effettuare i tamponi antigenici ‘di uscita’ dalla quarantena per i positivi già presi in carico dalle Usl, così come per i contatti stretti dei positivi. Un incontro che si è svolto martedì pomeriggio tra le associazioni di categoria e i rappresentanti della Regione ha permesso di risolvere i problemi procedurali segnalati dalle prime, in questi giorni già alle prese con una mole di lavoro rilevante a causa dei test anti-Covid, con file anche di centinaia di persone.
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La soluzione
«Il punto di incontro è stato trovato nell’individuazione della certificazione necessaria ai positivi già presi in carico dalle aziende sanitarie per presentarsi in farmacia» spiega Stefano Monicchi, segretario di Federfarma Umbria. Servirà infatti una autocertificazione che attesti appunto la propria positività, che permetterà di ricevere il tampone in maniera gratuita. L’eventuale negatività permetterà di interrompere l’isolamento contumaciale e sarà praticamente immediato il rilascio del green pass. L’autocertificazione non sarà necessaria per i contatti stretti dei positivi, che invece dovranno pagare il tampone di tasca propria. «In questi giorni i tamponi di ‘uscita’ ci erano stati chiesti dai clienti, anche pesantemente – spiega Monicchi -, ma il problema era individuare una procedura consona insieme alla Regione. Il personale delle farmacie è ridotto a causa dei contagi, i turni sono estenuanti e la burocrazia, imponente, rischia di appesantire la situazione. Occorreva trovare una gestione sostenibile. Ma ci stiamo già prodigando in tutti i modi e continueremo a farlo».
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