Dal Pd dell’Umbria campagna per i ‘poveri’

Presentata l’iniziativa a favore delle famiglie più svantaggiate. Il segretario regionale Leonelli: «Presto in consiglio»

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di M.Lilla

Dal ‘Banchetto Day’ alla concretezza del consiglio regionale, questa la speranza riposta dai vertici del Pd umbro nella campagna lanciata lunedì dal segretario regionale Giacomo Leonelli.

10 Milioni L’idea arriva proprio dai mille questionari compilati durante il ‘Banchetto day’ e ora il Partito Democratico ha deciso di costruirla attraverso il proprio sito internet e la partecipazione dei cittadini per poi arrivare a proporla in consiglio regionale: «al massimo per la fine di gennaio, sarà aperta a proposte dei cittadini sul sito per altri 15 giorni, poi presenteremo il progetto in consiglio regionale che dovrà stanziare i 10 milioni necessari». I fondi appunto, dovrebbero arrivare attraverso il bilancio regionale e sono destinati a fasce di lavoratori differenti da quelli che potrebbero essere investiti da proposte analoghe a livello governativo.

PARLA GIACOMO LEONELLI – IL VIDEO

Azioni mirate
Per il segretario Leonelli, con il braccio sinistro ingessato per una caduta mentre sciava, la novità risiede proprio nelle persone che verranno interessate dalla campagna, infatti non sarà un reddito di cittadinanza di stampo grillino e né vorrà sovrapporsi ad eventuali volontà renziane, ma sarà mirato, verso quei lavoratori che faticano a reinserirsi nel mondo del lavoro per motivi di età, e a quelle famiglie con redditi molto bassi: «Ancora non è stato deciso ma non sarà una cosa distribuita a pioggia – precisa il segretario regionale – dobbiamo individuare quelle fasce che hanno più difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro, perché se perdi il lavoro intorno ai 50 anni si è troppo lontani dalla pensione ma ritenuti già poco giovani per innovare».

Ricerca di concretezza Se il dialogo con la base ha funzionato, attraverso i banchetti e i questionari ha dato vita ad un’idea che, se anche non nuovissima può servire ad appianare alcune evidenti disuguaglianze portate a galla dalla crisi economica. Quello che resta poco chiaro è invece la volontà politica del Paritito Democratico umbro, che sì, parla attraverso il segretario dagli uffici di partito, ma in un silenzio irreale del resto della ‘ciurma’. Bisognerà quindi capire quanta volontà unitaria c’è. Per ora la sensazione è d’incertezza, forse sarebbero serviti altri luoghi più istituzionali, qualcuno del gruppo consiliare, qualche voce autorevole del governo regionale. Solo per rendere più concreta la volontà del ‘fare’ e della pragmatica questione del trovare quei dieci milioni che servirebbero alla causa.

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