Desertificazione bancaria in Umbria: in pochi anni sportelli giù del 20,6%

I numeri forniti dalla Uilca riferiti al periodo 2018-2022. Sono oltre 34 mila le persone senza banca, giù i dipendenti

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La desertificazione bancaria sul territorio nazionale e, nello scenario umbro, il decremento numerico dell’ultimo quinquennio. A trattare l’argomento è la Uilca con una serie di dati che fanno capire la portata della problematica, avvertita in particolar modo nelle periferie e nei borghi.

I dati

I numeri sono stati raccolti nell’ambito della campagna ‘Chiusura filiali? No grazie’. «In Umbria, dal 2018 al 2022, gli sportelli bancari sono diminuiti del 20,6%. Le persone senza banca sono 34.385 ed i comuni serviti da banche sono diminuiti del 15,4%». I dipendenti? «Sono scesi del 23,4%». Per Luciano Marini, segretario generale Uilca Umbria, c’è bisogno di «contrastare una tendenza che altrimenti rischia di proseguire anche in futuro».

Il problema umbro

Per la presidente della Regione, Donatella Tesei, «il problema che abbiamo in Umbria è che non ci sono effettivamente delle banche territoriali che potrebbero sopperire a questa problematica e tuttavia è necessario trovare delle soluzioni, specialmente in quei comuni più piccoli e più lontani dai centri, e cercare di costruire un percorso che possa soddisfare le esigenze della popolazione, specie quella più anziana, che ha maggiori difficoltà nell’utilizzare la via telematica per le operazioni che di solito vengono fatte presso gli sportelli. Il nostro impegno continuerà e ci auguriamo che si possa arrivare a soluzioni che possano rispondere a queste esigenze».

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