Dodici chili di droga, arrestati in due a Terni

I carabinieri hanno intercettato l’auto lungo il raccordo Terni-Orte e per i corrieri marocchini residenti nel perugino la corsa è finita lì

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di F.T.

Dodici chilogrammi di hashish di ottima qualità, suddivisi in venti panetti da mezzo chilo e in 193 ovuli da 100 grammi ciascuno, pronti per lo spaccio. Il maxi quantitativo di stupefacente è stato sequestrato mercoledì sera dai carabinieri del Norm di Terni che hanno arrestato due ‘corrieri’ della droga di nazionalità marocchina, di 25 e 23 anni.

Foto A. Mirimao

Foto A. Mirimao

L’alt L’auto con a bordo i due, una vecchia Mercedes, è stata intercettata dai militari intorno alle 20.30 di mercoledì, nei pressi di un’area di servizio lungo il raccordo Terni-Orte, in direzione nord e poco oltre lo svincolo di San Gemini-Narni Scalo. I due giovani, risultati residenti a Perugia e gravati da alcuni precedenti di polizia per reati di droga, si sono mostrati da subito nervosi e con una certa fretta di ripartire. Da qui la decisione dei carabinieri, presente sul posto il comandante del Norm, Mirco Marcucci, di procedere ad un controllo più approfondito.

La scoperta E infatti, nascosto nel vano della ruota di scorta, i militari hanno trovato l’ingente quantitativo di stupefacente che ha portato all’arresto in flagrante dei due giovani, ora reclusi nel carcere di Terni. Nello sportello portaoggetti dell’auto c’erano invece 800 euro in contanti, finiti sotto sequestro. L’ipotesi degli inquirenti è che i due ‘corrieri’ si siano riforniti fuori regione, per poi dirigersi verso l’Umbria per consegnare la droga. Vista la residenza perugina, è plausibile che l’hashish fosse destinato al mercato umbro e in particolare del capoluogo.

Foto A. Mirimao

Foto A. Mirimao

Valore ingente Le successive analisi del principio attivo contenuto nell’hashish chiariranno con precisione il valore dello stupefacente sequestrato. L’impressione però è che sia di ottima qualità e che, dal successivo spaccio, si sarebbero potuti ricavare circa 120 mila euro.

Controlli fondamentali Il colonnello Giovanni Capasso, comandante provinciale dell’Arma, ha evidenziato l’importanza dell’operazione messa a segno, nata nel contesto di controlli capillari e più approfonditi disposti dal comando in occasione delle festività ma anche in seguito ai gravi fatti di terrorismo che di recente hanno colpito Berlino e non solo.

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