«Diffamò All Foods»: Melasecche archiviato

Terni: il gip Simona Tordelli ha prosciolto il consigliere comunale. Respinta l’opposizione dell’azienda alla richiesta di archiviazione

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La denuncia era scattata nel dicembre dello 2016 per due articoli pubblicati in quel periodo da un giornale online e ritenuti, dalla All Foods Srl, gravemente diffamatori nei confronti dell’azienda e dei suoi responsabili. Articoli riconducibili al consigliere comunale Enrico Melasecche (I Love Terni) che, in alcuni comunicati, aveva parlato – sena fare nomi – di ‘Buzzi della Conca’ (un chiaro riferimento alle vicende romane) e di persone che ‘parcheggiano la propria Maserati a palazzo Spada al posto del sindaco, pretendendo appalti senza gara per gestire le scorie Ast’.

Archiviato La denuncia era finita all’attenzione della procura di Terni che, a seguito di accertamenti, aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo a carico di Melasecche. Sul punto si è espresso, mercoledì mattina, il gip Simona Tordelli che ha respinto l’opposizione all’archiviazione avanzata dai legali della All Foods, sancendo il proscioglimento del consigliere comunale – difeso dall’avvocato Dino Parroni del foro di Terni – dall’accusa di diffamazione.

Il consigliere «Forse dovremo cominciare a chiederci – afferma Enrico Melasecche – se questo istituto (la querela, ndR) non è diventato a Terni strumento di intimidazione e di sottile, ma non troppo, ricatto politico da parte del ‘sistema di potere’ nei confronti di chi ha il coraggio di esercitare realmente il proprio mandato elettivo, come ha pubblicamente dichiarato l’avvocato Dino Parroni nell’ultima udienza».

«Record ineguagliato» «In 23 anni di onorato quanto appassionato impegno pubblico – prosegue il capogruppo di I Love Terni – ho ricevuto molte minacce, più o meno larvate, lettere e telefonate anonime, accuse strampalate da soggetti improbabili che si ritenevano in qualche modo toccati nei loro interessi, avvertimenti ‘legali’ da parte di avvocati-politici ma mai c’era stato l’assalto all’arma bianca come da due anni a questa parte. Un record ineguagliato di querele, cinque, tutte inerenti la mia attività politico amministrativa di consigliere  comunale anche quando, non facendo né nomi né affermazioni categoriche, ponevo quesiti alla coscienza collettiva della città appellandomi alla Costituzione repubblicana ed alla sensibilità civica del ‘buon padre di famiglia’, merce ormai rara dalle nostre parti».

Il ‘sistema Terni’ «Forse il ‘sistema Terni’, oggi, si sente realmente minacciato e reagisce – afferma Melasecche -. Prima l’ex presidente del Consorzio Tevere Nera perché difendevo gli interessi dei ternani da una tassa che, inesistente altrove, considero del tutto ingiusta. Archiviata dal gip di Terni. Poi due querele del sindaco e della gerente del Caos ritirate dopo vari mesi. Infine la quarta di un noto dirigente-politico del Comune, piccato da miei interventi su temi che gridano scandalo in merito ad opere in vergognoso ritardo come il teleriscaldamento o che hanno aspetti ‘singolari’ con un sistema di gestione della macchina comunale che antepone la fedeltà al merito. Esempi a iosa. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Ringrazio da cittadino le istituzioni perché l’archiviazione odierna, cui ha contribuito l’avvocato Dino Parroni, aveva un carattere di una certa odiosità a causa della richiesta di una cifra astronomica che suonava alle orecchie di un qualsiasi cittadino come un avvertimento. Solo chi ha patrimoni immensi e vive di rendita si può permettere in queste condizioni di esercitare con coraggio il mandato elettivo».

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