Dopo Perugia-Casarano tifosi a rischio Daspo

Massima attenzione della questura sulla vicenda, giudicata «molto grave». Polemiche per la scelta dello sparring partner considerando il gemellaggio con la Ternana

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Come si temeva, ha avuto vasta eco mediatica – ripresa da numerose testate nazionali – la vicenda di sabato pomeriggio, quando in occasione di Perugia-Casarano, i tifosi del Perugia hanno di fatto ‘scacciato’ dalla tribuna dello stadio ‘Vincenzo Martinelli’ di Pietralunga, provocando la reazione risentita dei dirigenti pugliesi – anch’essi presenti in tribuna – che hanno deciso di ritirare la squadra dal campo.

Vicenda «molto grave» secondo la questura

E ora potrebbero arrivare serie conseguenze. Il grave episodio – scrive Ansa – è ora al vaglio della Digos della questura di Perugia. La polizia sta ricostruendo cosa sia esattamente successo prima dell’amichevole. Se l’ipotesi di pressioni, seppure verbali e non fisiche, dei tifosi del Perugia nei confronti di quelli del Casarano per farli allontanare dallo stadio e quindi non assistere al’incontro venisse confermata dagli accertamenti, sarebbe un circostanza «molto grave», secondo quanto trapela dalla questura. Saranno quindi rapidamente valutati deferimenti all’autorità giudiziaria o l’adozione di Daspo.

Le polemiche e i retropensieri

Inevitabile, dopo quanto accaduto, analizzare i fatti. E secondo molti commentatori e addetti ai lavori la scelta dell’avversario è stata inopportuna, considerando che la tifoseria del Casarano è gemellata da decenni con la tifoseria della Ternana. Ci sono inoltre dei precedenti – risalenti addirittura a 30 anni fa – di scontri nel corso di una trasferta pugliese. E tanto sarebbe bastato per scatenare la ‘rappresaglia’, che in fin dei conti si è risolto in qualche parolaccia e qualche spinta, ma che è comunque un fatto grave considerando che si parla di calcio d’agosto e di una partita che sarebbe ‘amichevole’ per definizione.

L’occhio sulla tifoserie

A ciò si aggiunge un particolare ironico: Perugia-Casarano è stata organizzata dopo che la prevista amichevole col Cesena era saltata per motivi di ordine pubblico, considerando la rivalità fra le due tifoserie. E nei giorni scorsi la dirigenza del Perugia era stata convocata in Prefettura insieme al sindaco di Pietralunga per verificare le condizioni di sicurezza dell’impianto, che può accogliere solo 100 tifosi. Per questo motivo, si era ipotizzato ad una soluzione alternativa come Città di Castello, poi scartata.

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