Efficienza energetica, ‘opere’ per 3,7 milioni

Approvata la graduatoria del bando della Regione: gli interventi coinvolgeranno quindici edifici pubblici di dodici amministrazioni, spicca Avigliano Umbro

Condividi questo articolo su

Tre milioni e settecentomila euro per quindici edifici pubblici di dodici amministrazioni. Questo il finanziamento messo a disposizione dalla Regione per l’efficientamento energetico: approvata infatti la graduatoria del bando.

Piccoli interventi Per quel che concerne gli interventi fino a 250 mila euro, a beneficiare del contributo regionale saranno la Usl1 (centro servizi Grocco di Perugia) e i Comuni di Attigliano (sede comunale), Ferentillo (ex convento Cappuccini), Bevagna (scuola primaria), Alviano (palestra comunale), Trevi (scuola di Santa Maria in Valle), Allerona (edificio polifunzionale), Calvi dell’Umbria (palestra scolastica), Perugia (uffici e laboratorio strada S. Lucia e scuola dell’infanzia ‘Rodari) e Città di Castello (palazzetto dello sport).

I medio-grandi interventi fanno riferimento al Comune di Perugia (palazzo dei Priori), alla Provincia di Perugia (istituto d’arte ‘Betto’ di Perugia) e il Comune di Todi (palazzo del Capitano del Popolo). Infine la ‘trasformazione di edifici esistenti in edifici ad energia quasi zero’: coinvolto il comune di Avigliano Umbro per 490 mila euro.

Lo scopo L’assessore regionale Fernanda Cecchini spiega che «il bando, in coerenza con la programmazione comunitaria, ha la finalità di sostenere la realizzazione di interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici destinati ad uso pubblico, quali scuole, ospedali, uffici, strutture sportive, ricreative, culturali, sociali e residenziali pubbliche. Ciò consente di ridurre i consumi energetici, i relativi costi che gravano sui bilanci degli enti proprietari nonché di contenere le emissioni a beneficio della qualità dell’ambiente. Riconosciuto infatti che oltre il 40% del consumo finale di energia dell’Unione Europea è imputabile al settore edilizio, seguito dai trasporti 32% e dal settore industriale 28%, ciò determina che l’impiego di energia in edilizia è responsabile delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera, come l’anidride carbonica, e di gas inquinanti, polveri fini e ossidi di azoto».

Edifici esemplari La Cecchini sottolinea inoltre che «la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico, preferibilmente con gli interventi di trasformazione degli edifici esistenti in edifici ad energia quasi zero, è dunque l’occasione per realizzare edifici esemplari, in grado di produrre l’energia necessaria a coprire i consumi. Gli edifici pubblici diventano in questo modo testimoni di buone pratiche di riqualificazione del patrimonio edilizio. Faremo tutto il possibile per programmare, attraverso una strategia finanziaria che non può prescindere dagli incentivi messi a disposizione dallo Stato, le risorse necessarie a consentire lo scorrimento della graduatoria. In questo quadro sarà importante il coinvolgimento del Gestore dei servizi energetici, così da ottimizzare l’utilizzo dei fondi comunitari e di quelli del Conto Termico 2.0. Daremo alle amministrazioni umbre – ha concluso – tutto il supporto tecnico per agevolare e facilitare l’accesso agli incentivi statali, in modo da poter finanziare il maggior numero di interventi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli