Elettrocarbonium: «Dramma a un passo»

Appello dei sindacati alla SGL Carbon e alle istituzioni: «Situazione disperata e futuro a rischio: servono azioni concrete»

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Una lettera a Marco Petrucci e a Jürgen Köhler, rispettivamente liquidatore e Ceo della SGL Carbon, e per conoscenza al Mise, alla Regione Umbria e al Comune di Narni. E’ stata inviata dalle segreterie nazionali regionali e territoriali dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. Di seguito il testo:

Le scriventi organizzazioni sindacali intendono esprimere la più grande preoccupazione per il drammatico epilogo a cui sta volgendo la vicenda dello stabilimento di Narni oggi in affitto, con contratto peraltro scaduto, alla società Elettrocarbonium.

Solo tre giorni fa abbiamo condiviso i contenuti di un comunicato emerso successivamente la discussione avvenuta al ministero dello sviluppo economico, con le istituzioni locali, che sanciva una sorta di data ultima possibile per risolvere positivamente il percorso di cessione definitiva delle fabbrica alla società Elettrocarbonium, attraverso la stipula definitiva di un accordo di programma atto al rilancio definitivo dell’area industriale in continuità produttiva.

Ribadiamo che, solo a tre giorni da quell’incontro, la situazione sta già drammaticamente peggiorando con il rischio concreto che potrebbe peggiorare ulteriormente nelle prossime ore, se permane questa sorta di indeterminatezza che si è venuta a creare. Infatti, in queste ore è presente la seguente situazione:

  • Di tutte le spettanze pendenti nei confronti dei lavoratori son stati saldati solamente gli stipendi del mese di dicembre e la 13esima mensilità, mentre restano ancora pendenti gli stipendi di gennaio e febbraio 2016 ed i relativi contributi previdenziali, le quote dei fondi integrativi previdenziale e sanitario integrativo, di tutto il periodo di assunzione.
  • Nessun importo è stato versato alle ditte in appalto, tanto che i proprietari sono in procinto di presentare istanza di fallimento; i lavoratori stanno vivendo un gravissimo disagio, con cinque mensilità non pagate.
  • Distacco della fornitura del gas per mancato pagamento dei consumi.
  • Questi fatti hanno comportato la prosecuzione dello sciopero indetto dai lavoratori, con il blocco della portineria che di fatto non permette l’accesso e l’uscita di uomini e di materiali, in una condizione di non lavoro e insufficiente presidio degli impianti lasciato al solo buon senso dei singoli lavoratori.

Crediamo, quindi, che il permanere di una tale situazione, possa in qualche modo mettere fortemente a rischio la salvaguardia degli impianti, la salute dei lavoratori e dei cittadini narnesi. Crediamo, inoltre, che un’ulteriore peggioramento della condizione attuale possa mettere a rischio anche ulteriori possibili percorsi di reindustrializzazione con potenziali soggetti che potrebbero essersi già affacciati o che potrebbero farlo nei prossimi giorni.

A questo punto crediamo sia assolutamente necessario un nuovo attivismo dei soggetti in indirizzo che ponga fine a questa sorta di limbo, in cui alla latitanza della società Elettrocarbonium si sostituisca un nuovo protagonismo collegiale tra soggetti istituzionali, organizzazioni sindacali ed SGL al fine di garantire la prosecuzione dell’occupazione e di attività industriali su quell’area.

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