Elettrocarbonium, giovedì in Regione

Narni, dopo le accuse di Forza Italia e la presa di posizione del sindaco: l’incontro per i licenziamenti collettivi è stato programmato

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Le voci sarebbero pure tante, spesso in contraddizione tra di loro, ma fatti concreti zero. L’Elettrocarbonium (o Sgl) sarebbe oggetto di ‘attenzioni’ – al Mise e al curatore fallimentare, lavvocato Marco Patrucci, qualcuno ha effettivamente fatto delle avances, aziende del settore e pure imprese che fanno tutt’altro che elettrodi di grafite – ma la realtà è ancora quella di qualche giorno fa: se Michele Monachino non si attiva per licenziarli, i lavoratori dello stabilimento narnese rischiano l’osso del collo. E tutto il resto rimane appeso.

Sergio Bruschini

Sergio Bruschini

Tempus fugit E così Sergio Bruschini, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, ricorda che «è passata ormai quasi una settimana dall’intervento dei lavoratori del Elettrocarbonium durante la seduta del consiglio comunale a Narni. L’esasperazione ed una ‘strana’ e reiterata melina, con conseguente calo dell’attenzione sulla vicenda li hanno portati a diffondere un comunicato all’intero consiglio ove a gran voce chiedevano un colpo di reni delle istituzioni per rimettere al centro la vertenza che li vede coinvolti ormai da più di un anno. Già in quel contesto – dice Bruschini – la situazione apparve quasi kafkiana in quanto, invece di dibattere l’argomento di fronte a tutti, il sindaco e l’assessore al ramo si ritiravano nella stanza del primo cittadino convocando lì i rappresentanti sindacali. Solo dopo una mia vibrante protesta la riunione è stata allargata ai capigruppo».

Operai Elettrocarbonium, blocco ferrovia Narni 6 - 9 marzo 2016 (2)L’ordine del giorno Il capogruppo di Forza Italia insiste: «Nonostante si sia tentato di reiterare un atteggiamento ‘strano’, tutti i gruppi hanno inteso sostenere le richieste dei lavoratori ed è stato votato un ordine del giorno ove si dà massimo sostegno ad ogni iniziativa a fianco delle maestranze. In quello stesso documento, uno dei punti che veniva altresì rimarcato era la richiesta di un incontro immediato del tavolo regionale tra le parti. Si chiedeva che, stante la situazione, l’incontro si tenesse subito. Ma siampo ancora in attesa».

Le richieste Bruschini dice che «Ho chiesto per iscritto al primo cittadino cosa nel frattempo è successo, se c’è stata risposta, quali atti sono stati compiuti, ma l’unica risposta ottenuta è stata il silenzio. Che non è mai foriero di buone nuoce. Noi pretendiamo che il consiglio sia informato di cosa sta accadendo e non siano i soliti noti a menar il can per l’aia, visti i risultati».

Francesco De Rebotti

Francesco De Rebotti

Il sindaco La replica del sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, è immediata: «Ritengo indispensabile riattivare immediatamente il tavolo ministeriale dello sviluppo economico, anche a fronte di ripetute voci che narrano dell’interessamento da parte di soggetti imprenditoriali, non meglio specificati, che sembrerebbe vogliano valutare la possibilità di rilevare il sito per la produzione di elettrodi di grafite».

L’incertezza Secondo il sindaco di Narni, «si rende necessario accelerare i tempi per aprire un percorso chiaro e inequivocabile che concluda una fase di stasi che sta producendo disagio e tensione, chiamando tutti i soggetti in campo ad una responsabile e fattiva azione per la migliore soluzione della vicenda e per far uscire da un’incertezza insopportabile e dannosa i lavoratori diretti ed indiretti del sito industriale. Tutto ciò al fine di rimettere decisamente al centro dell’agenda e dell’azione istituzionale, della Regione Umbria e del Ministero, il tema del futuro del sito produttivo narnese, agendo coerentemente con quanto si è proposto con la delibera regionale per l’attivazione dello strumento dell’area di crisi complessa di Terni e Narni».

L’incontro si fa E nel pomeriggio di mercoledì, infatti, è arrivata la notizia che giovedì mattina, al Broletto, si svolgerà l’incontro per la ‘fase amministrativa’ dedicata al licenziamento collettivo dei lavoratori: l’appuntamento è per le 10.30. Difficile che si arrivi ad una soluzione immediata.

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