Elisoccorso, Latini prende atto della bocciatura di Terni

Durante il consiglio comunale il sindaco ha spiegato il percorso seguito: «Avevamo suggerito due basi da alternare ma non è andata così»

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Base elisoccorso a Foligno e non all’aviosuperficie di Terni, nonostante le migliori caratteristiche rispetto alle location concorrenti. I consiglieri di minoranza e l’esponente della maggioranza Michele Rossi hanno chiesto deludicazioni al sindaco Leonardo Latini in apertura di consiglio lunedì pomeriggio: il primo cittadino, in cinque minuti, ha riepilogato ciò che è stato fatto e l’ultimo confronto avuto con il direttore regionale alla sanità Massimo Braganti. Ancora una volta tirato in ballo il fatto che l’area di Maratta non è baricentrica.

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Latini e gli input

Il consiglio comunale si era espresso con un atto all’unanimità per chiedere di spingere in tal senso. Terni è rimasta a secco: «Già in precedenza avevo avuto dei colloqui personali con l’amministratore di TerniReti e gli assessori regionali per presentare la nostra aviosuperficie come possibile candidatura. C’è stato un tavolo tecnico dove sono state vagliate tutte le opzioni, c’erano anche le due strutture di Foligno e l’aeroporto di Perugia. Poi uscì un articolo di stampa in cui si diceva che nella lista non figurava Terni e allora ho inviato – ha proseguito il sindaco – una comunicazione a Tesei, Coletto e Melasecche in cui auspicavo che la candidatura potesse essere attentamente valutata perché secondo la nostra prospettiva la sede rispondeva alle esigenze sanitarie della regione. È attrezzata per il volo notturno, il sito non è particolarmente nebbioso rispetto alle altre e c’è personale qualificato. In più è presente la stazione di rifornimento. Era idonea».

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ll suggerimento non accolto

L’aria non era buona: «Abbiamo suggerito, eventualmente, una possibile soluzione con con doppia base logistica e alternanza temporale. Una su Terni e l’altra su Perugia/Foligno lasciando l’aviosuperficie come base invernale proprio per la possibilità del volo notturno. I costi erano invariati in sostanza. Questo è accaduto prima dell’atto di indirizzo. Poi il consiglio ha votato e l’ho rimesso a Tesei, Coletto e Melasecche: qualche giorno dopo ho ricevuto una comunicazione di Braganti. Mi ha riferito che in base all’istruttoria tecnica  era stata esclusa per la non baricentricità: l’aeroporto di Perugia è troppo proiettato verso l’area marchigiana e Terni verso il Lazio. Questo è stato il percorso», ha concluso Latini.

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