Rifiuti, Perugia chiede aiuto a Orvieto

Dopo il sopralluogo dei Noe a Ponte Rio il sindaco Germani è stato convocato all’Auri per venerdì. Nessuna conferma ufficiale, ma già si levano proteste

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Si prevede un nuovo ‘ottobre caldo’ per la gestione dei rifiuti nell’ex Ati 2 del territorio perugino. Ce ne siamo accorti nei giorni scorsi vedendo i cumuli di rifiuto secco sfiorare i bordi dei muri di cinta dell’impianto Gesenu a Ponte Rio.

Emergenza rifiuti

Il post di Camicia

Mentre nei giorni scorsi – in seguito ai controlli dei carabinieri del Noe su sollecito del consigliere comunale Carmine Camicia – sono emerse alcune irregolarità nella gestione dei rifiuti, con una nuova indagine da parte della procura della repubblica, relative ad un’area in cui si è formata, nel tempo, una vera e propria discarica abusiva all’interno del sito di Ponte Rio (trovati mezzi da lavoro, vetro, plastiche, pneumatici), ora il pensiero che assilla maggiormente gli addetti ai lavori è capire dove finiranno i rifiuti visto che l’ipotesi di riaprire momentaneamente Belladanza sembra più percorribile a parole che nei fatti.

Indizi

Nessuna conferma ufficiale (del resto nemmeno su Belladanza c’erano), solo indizi che si rincorrono e che portano dritti dritti all’unica discarica umbra con ancora volumetrie disponibili. Che non è a Perugia e nemmeno a Città di Castello, ma è a Orvieto. A svelare le carte, in primis, la consigliera grillina di Orvieto Lucia Vergaglia, preoccupata che per scongiurare una nuova emergenza rifiuti a Perugia si torni a conferire alla discarica Le Crete. Ipotesi, questa, che infastidisce più per le levate di scudi che ci furono quando si ipotizzò che Le Crete potessero ospitare i rifiuti romani – di cui sarebbe stata colpevole la sindaca grillina Virginia Raggi – che per l’impossibilità, per gli orvietani, di decidere in autonomia come gestire le volumetrie rimanenti.

L’allarme rosso

Con Borgogiglione ancora fuori uso e Belladanza che non potrà sopperire alle necessità dell’ex Ati 2 per sempre, una prima parziale ammissione arriva già dal sindaco di Orvieto Giuseppe Germani che conferma come sia arrivata una richiesta d’aiuto da parte del primo cittadino del capoluogo, Andrea Romizi. La convocazione è arrivata a Germani direttamente dall’Auri ed è in programma, dunque, già per venerdì prossimo. Le premesse, però, non sembrano offrire quella disponibilità che, forse, sindaco e vicesindaco di Perugia sperano, considerato anche che lo stesso comune di Orvieto ha fatto ricorso al Tar contro il progetto di sopraelevazione fortemente voluto dalla Regione.  La nuova emergenza potrebbe, di fatto, accorciare nuovamente i tempi di vita della discarica Le Crete, ma un diniego ad accogliere i rifiuti di Perugia rischia probabilmente di far saltare –  di nuovo – la nuova governance dei rifiuti tanto auspicata da Barelli.

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