Enel in Umbria, appello alla Regione

I sindacati chiedono «un reale piano di conversione della centrale di Bastardo e un piano di investimenti per Pietrafitta»

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L’incontro che si è svolto in Regione la settimana scorsa, tra la Regione stessa, l’Enel, i sindaci dei comuni interessati e i sindacati non ha di fatto fugato i dubbi sul futuro degli impianti di Bastardo e Pietrafitta.

Bastardo «Per quanto riguarda la centrale di Bastardo – dicono i sindacati – Enel ha confermato l’interesse a restare nel sito qualora si parli di soluzioni che riguardino esclusivamente la produzione di energia elettrica», ma c’è preoccupazione per «le manifestazioni di interesse da parte di privati locali che vorrebbero rilevare il sito dove attualmente insiste la centrale, con la conseguenza che Enel, una multinazionale, che garantisce occupazione di qualità al territorio, indebolisca ancora di più la sua presenza nella nostra regione».

Pietrafitta Stessa sorte, insistono  Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, «sembra interessare la centrale di Pietrafitta in quanto Enel, con la motivazione della mancata richiesta di produzione di energia, non investe nel sito portandolo di conseguenza a non essere più competitivo».

La richiesta I sindacati chiedono che «la Regione, con il coinvolgimento diretto della presidente, ponga in essere tutte le azioni possibili affinché l’Enel non abbandoni la nostra regione e si faccia promotrice di un reale piano di conversione della centrale di Bastardo e un piano di investimenti per Pietrafitta che ne possa aumentare la competitività nel mercato elettrico».

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