Estorsione al bar: manette per due

Città della Pieve: hanno ricattato una giovane barista facendosi consegnare 250 euro. I carabinieri li hanno colti sul fatto

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In trasferta per estorcere qualche ‘spicciolo’ ad una giovane barista, ma per due italiani, entrambi residenti nella provincia di Frosinone – il 21enne M. A. e F.M. di 24 anni – sono scattate le manette in flagranza.

I fatti Mercoledì intorno alle 13 i carabinieri, a seguito della denuncia presentata da una giovanissima barista di Città della Pieve, hanno messo in campo specifici servizi di pedinamento. La ragazza aveva segnalato tutta una serie di atti persecutori compiuti ai suoi danni dai due coetanei, con uno dei quali – F. M. – aveva avuto una relazione sentimentale.

Telefonate minatorie Inizialmente la ragazza aveva pensato di denunciare l’ex fidanzato per stalking, ma dopo alcuni giorni la situazione è precipitata. La giovane barista si è presentata in caserma per riferire delle telefonate ricevute, piene di minacce: «Se non ci dai i soldi, ti distruggiamo il bar». Su consiglio degli inquirenti, ha finto di sottostare al ricatto, dando appuntamento ai due per la consegna del denaro.

Trappola Puntuali, dopo un viaggio in treno sino a Chiusi, i due ragazzi si sono presentati al bar per ottenere il denaro chiesto, 250 euro in tutto. La scena è stata seguita attentamente dai carabinieri che, dopo la consegna, hanno fatto scattare le manette ai polsi dei due. Ora si trovano entrambi in carcere, a Terni. Ad aggravare la posizione di F.M., l’unico dei due già gravato da precedenti per furto, l’ulteriore minaccia rivolta alla ragazza nel momento in cui intascava il denaro: «Fra pochi giorni torno e me ne dai altri». Un piano mandato all’aria dai militari.

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