Estorsioni a Foligno: sgominato il ‘clan di Sant’Eraclio’

Due arresti e cinque indagati nell’operazione realizzata da polizia e carabinieri e coordinata dalla procura di Spoleto

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Le indagini della polizia e dei carabinieri di Foligno, partite nel giugno del 2020, hanno fatto centro. Gli inquirenti, coordinati dalla procura di Spoleto, hanno infatti riscontrato una costante pressione estorsiva nell’area di Sant’Eraclio da parte di cinque cittadini italiani di origine rom, tutti maggiorenni, nei confronti di artigiani, contadini o semplici residenti della zona. Nell’indagine ci sono finite anche alcune rapine ai danni di commercianti folignati. I cinque soggetti sono stati arrestati all’alba di lunedì su ordine del gip di Spoleto che ha accolto quanto chiesto dalla procura.

Estorsioni consumate e tentate

 

La conferenza stampa è stata tenuta dal commissario Bruno Antonini e dal comandante dei carabinieri della Compagnia folignate, Alessandro Pericoli Ridolfini. «Un numero considerevole di estorsioni, consumate o tentate – è la nota diffusa dalle forze dell’ordine -, nei confronti di artigiani, contadini o semplici residenti a Foligno, nonché la realizzazione di alcuni episodi di rapina, anche ai danni di commercianti folignati. Sono queste le pesanti accuse formulate, all’esito delle indagini effettuate a partire dal giugno 2020 dai poliziotti del commissariato e dai militari della Compagnia carabinieri di Foligno, dal gip di Spoleto che ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari a carico di cinque cittadini italiani di origine rom, tutti maggiorenni e gravitanti nell’area di Sant’Eraclio».

Le misure

«All’alba di lunedì, polizia di Stato e carabinieri hanno eseguito l’ordinanza, rintracciando tutti e cinque i soggetti indagati. Per due di loro il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere; ad altri due è stato applicato l’obbligo di firma; il quinto soggetto è stato sottoposto all’obbligo di firma e al divieto di avvicinarsi alle vittime dei suoi taglieggiamenti».

Omertà

«Dall’attività investigativa, svolta sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Spoleto  prosegue la nota -, è emersa la costante pressione estorsiva degli indagati sulle vittime prescelte, dalle quali veniva pretesa l’elargizione di somme di denaro contante, per lo più dell’ammontare di alcune centinaia di euro. In caso contrario, gli estorti avrebbero subito aggressioni fisiche o il danneggiamento delle loro abitazioni, dei loro veicoli o di altri loro beni. Questa situazione, nel tempo, ha generato un comprensibile stato di soggezione presso le vittime delle estorsioni, che in gran parte acconsentivano alle richieste ricevute, nonché un diffuso clima di omertà che certamente non ha agevolato l’attività investigativa di poliziotti e carabinieri».

Anche rapine

«Malgrado ciò le indagini hanno consentito di far luce e di documentare un elevato numero di episodi estorsivi, realizzati nel lasso temporale compreso tra l’estate 2019 ed il marzo 2021. Inoltre, si è proceduto in relazione ad alcune rapine consumate, dai medesimi soggetti, in danno di commercianti folignati o di altri soggetti residenti nel medesimo centro».

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