Falsi ricoveri a Narni: prime assoluzioni

Dopo le 17 posizioni archiviate nel corso dell’udienza preliminare, in 3 martedì sono usciti dal processo per la ‘particolare tenuità del fatto’. Restano da giudicare 46 imputati

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In 3 – su un totale di 49 imputati – possono dire di essersi messi la vicenda alle spalle. Sono coloro che martedì mattina sono stati assolti dal tribunale di Terni, in sede predibattimentale, per la ‘particolare tenuità del fatto’. Evidentemente modesto – poche decine di euro – il danno che sarebbe stato cagionato al sistema sanitario nazionale, ma in particolare alla Usl Umbria 2, attraverso le condotte finite all’attenzione dei carabinieri del Nas di Perugia.

La vicenda, emersa nel 2012, coinvolge pazienti, operatori sanitari e medici degli ospedali di Narni e Amelia. I primi avrebbero beneficiato di esami medici – analisi del sangue in particolare – a ‘costo zero’ e senza dover sottostare a liste di attesa. Il tutto figurando, con la compiacenza dei secondi e in maniera del tutto fittizia, come persone ricoverate presso i nosocomi finiti sotto la lente dei Nas.

I rinvii a giudizio risalgono al maggio del 2015 mentre la prossima udienza del procedimento è stata fissata per il 28 febbraio del 2018. Prima delle 3 assoluzioni di martedì – le persone in questione erano difese dagli avvocati Francesco Donzelli, Luca Leonardi e Fabio Calaciura – altre 17 posizioni erano state stralciate nel corso dell’udienza preliminare con sentenze di ‘non luogo a procedere’. Restano così da definire le restanti 46 posizioni, quelle degli imputati.

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