Nel corso degli ultimi dieci giorni, periodo considerato dalle forze dell’ordine molto ‘caldo’ anche sotto i profili della prevenzione e della repressione dei reati, i carabinieri della provincia di Terni hanno pianificato e quindi eseguito una serie di servizi straordinari di controllo del territorio. Tutto ciò per consentire ai cittadini della provincia, e ai turisti che hanno visitato le bellezze naturali e artistiche del Ternano, di trascorrere in serenità i giorni del Ferragosto. Sia sul capoluogo che nei centri più piccoli, durante il giorno e particolarmente la sera, anche in occasione dei numerosi eventi culturali ed enogastronomici che si sono tenuti in provincia, i carabinieri hanno vigilato sulla sicurezza con servizi di pattuglia svolti dalle ‘gazzelle’ e dalle moto delle sezioni radiomobili, dalle autovetture dei comandi stazione ma anche a piedi, soprattutto nei piccoli borghi ternani, in uniforme e in borghese.
I numeri
In totale nel periodo indicato sono stati svolti, con l’impiego di circa mille carabinieri, oltre 400 servizi di pattuglia e decine di servizi di controllo e tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Tali servizi – informa l’Arma ternana – hanno consentito di sottoporre a controllo 1.143 persone, a piedi e a bordo di 779 mezzi. Il bilancio parla di circa una ventina di contravvenzioni al Codice della Strada, elevate durante i servizi predisposti per prevenire e limitare al massimo gli incidenti stradali. Sotto il profilo dell’azione repressiva, nello stesso periodo di riferimento i militari ternani hanno denunciato alla procura della Repubblica di Terni quindici persone (di cui quattro per una ‘truffa on line’, due per il possesso illecito di armi e munizioni, una per furto, una per guida in stato di ebrezza alcolica, una per guida sotto gli effetti di sostanze stupefacenti, una per danneggiamento, due per atti persecutori, una per indebita percezione del reddito di cittadinanza, una per evasione dagli arresti domiciliari e, infine, il titolare di un cantiere edile al termine di un’attività ispettiva per le ripetute violazioni alla normativa di riferimento nonché per l’impiego di lavoratori in nero). Gli arresti sono stati invece tre: una persona già sottoposta agli arresti domiciliari, perché tentava reiterate manomissioni del braccialetto elettronico, e due per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti (con il sequestro di 55 grammi di cocaina, 48 grammi di hashish e 2 mila euro in contanti provento dello spaccio).