Foligno, Pd in guerra: niente mediazione

Fallisce il tentativo del segretario regionale: la crisi in Comune si avvicina?

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Non si placa, a Foligno, la polemica tutta interna al Partito Democratico. Dove il Comune rischia il commissariamento e dove il dialogo tre la varie anime del partito non riescono proprio a dialogare.

Il vertice saltato Il segretario regionale del Pd, Giacomo Leonelli – che aveva ovviamente assunto il ruolo di grande mediatore – ha dovuto prendere atto che c’era ben poco da mediare, visto che la componente ‘di sinistra’ del partito ha deciso di disertare il vertice che era stato appositamente convocato.

Il rammarico Il segretario regionale del Pd è deluso: «È con rammarico – dice – che mi trovo a registrare l’assenza della sinistra Pd sul caso Foligno e l’indisponibilità del coordinamento a cercare convergenze e soluzioni condivise. Ho tentato di praticare una strada di condivisione e partecipazione, anche sollecitato dalla segreteria del Pd di Foligno, ma convocato per discutere delle difficoltà interne al Pd della città, il coordinamento della sinistra del partito ha ritenuto di non dover partecipare».

L’attacco Poi, però, il segretario cambia tono: «L’assenza dei rappresentanti della sinistra all’incontro, spiace perché ritengo si sia sprecata una preziosa occasione di dialogo e confronto su un tema che ha marcata rilevanza regionale, riguardando una delle più importanti realtà amministrative dell’Umbria a guida centrosinistra. Registro, infine – conclude Leonelli – un senso di partito a corrente alternata da parte della minoranza: mi lascia perplesso infatti l’invocare la centralità del partito e contestualmente disertare gli incontri col segretario regionale».

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