Forza Italia, dimissioni e veleni dopo il voto

Enrico Masciarri si dimette da coordinatore e al suo posto nominato Sergio Bruschini, ma ‘velina azzurra’ svela i retroscena

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Una volta c’era ‘velina rossa’, il foglio di informazione parlamentare – creato da Pasquale Laurito – che divulgava indiscrezioni e faceva filtrare notizie sui parlamentari e sulla linea del Pci, diventando poi diventa punto di riferimento per i cronisti parlamentari di sinistra. Adesso a Terni arriva la versione di Foza Italia, chiamata, manco a dirlo, ‘velina azzurra’.

Masciarri Primo obiettivo dell’anonimo estensore della ‘velina’ è l’ormai ex coordinatore provinciare di Forza Italia. Enrico Masciarri, che ha rassegnato le dimissioni all’indomani del voto del 31 maggio scorso: «Masciarri ha solo pevenuto una sua rimozione – scrive chi mostra, e poi dimostrerà, di saperla lunga – richiesta da tutti i massimi esponenti del partito ternano. Si è posto una domanda e si è dato una risposta, anticipando le dimissioni, conoscendo già il malumore latente che da tempo veniva malcelato e tenuto a freno per rispetto del partito, del ruolo e delle elezioni imminenti, svolte le quali si è dato corso ad una richiesta scritta da parte di tutti i dirigenti apicali provinciali, nelle mani della coordinatrice regionale».

Catia Polidori

Catia Polidori

La lettera E, infatti, eccola qua, la lettera. Inviata all’onorevole Catia Polidori il 4 giugno scorso. Chiara già dall’oggetto: ‘Richiesta rimozione coordinatore provinciale Terni’. Nella missiva, a Catia Polidori si dice che «le elezioni regionali sono state un banco di prova importante, ove Forza Italia ha dovuto far fronte a tutte le sue energie per poter confrontarsi con un momento di estrema difficoltà, sia interne che esterna di livello nazionale. In un contesto come questo ci si sarebbe aspettato che il coordinatore provinciale, nominato, si fosse attivato al fine di ottenere il massimo risultato coinvolgendo tutte le espressioni e le potenzialità del nostro partito».

«Scomparso» Secondo quello che è stato scritto alla coordinatrice, invece, si sarebbe assistito «all’ennesima sua ‘scomparsa’ da ogni consesso, già evidenziatosi nelle precedenti consultazioni comunali di un anno fa, anche nel ruolo proprio assegnatogli nel provinciale. Nessun coordinamento convocato, nessun lavoro di sostegno per presentare la lista con raccolta firme, nomina difensori del voto, partecipazione e organizzazione di iniziative».

Le ‘sortite’ A questo, secondo la ‘denuncia’, «si aggiungano gravi ed inopportune uscite pubbliche di sostegno ad avversari politici, sostegno anche elettorale a sindaci di schieramenti opposti a quelli derivanti e o sostenuti da Forza Italia e comunque rappresentati da suoi esponenti. Si aggiungano inoltre, prese di posizioni pubbliche contro ex assessori anche questi esponenti del nostro partito, candidati nei Comuni che sono andati al voto (ci sono documenti che ne attestano il fatto)». E, insomma, i rappresentati provinciali ed istituzionali Forza Italia Terni, rivela ‘velina azzurra’ avevano chiesto «al presidente regionale del partito la revoca della nomina all’attuale coordinatore». Che avrebbe giocato d’anticipo. Dimettendosi.

Nevi A sretto giro arriva anche la ‘benedizione’ di Raffaeke Nevi, unico eletto di Forza Italia in Regione: «Poco fa una nota della nostra coordinatrice regionale – scrive Nevi su Facebook – ha ufficializzato la nomina a coordinatore provinciale di Forza Italia di Sergio Bruschini. Volevo esprimere la mia soddisfazione per una nomina meritocratica che fa onore a Catia Polidori. Buon lavoro anche ai vice, Francesco Maria Ferranti, Laura Pernazza e David David Cleri. Sono sicuro che ci sarà una bella svolta. Buon lavoro a tutti e buon riposo a chi è stato sostituito». Amen.

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