Fucilate in via Castello: otto anni al mandante

Terza condanna del tribunale di Terni per l’agguato avvenuto nella notte fra il 6 e il 7 luglio 2014

Condividi questo articolo su

Otto anni di reclusione per tentato omicidio, conferma degli arresti domiciliari e una provvisionale di 20 mila euro nei confronti della vittima dell’agguato, il 37enne Nicolaj Alban. Questa la pena inflitta dal tribunale di Terni in composizione collegiale a Ilir Cacaj, cittadino albanese di 37 anni, in seguito al grave fatto di sangue accaduto nella notte fra il 6 e il 7 luglio del 2014 in via Castello.

L’agguato Nicolaj Alban era stato avvicinato da due soggetti – Roland (27 anni) e Blertmir Ftoni (25), già condannati a otto anni ciascuno – che avevano fatto fuoco contro il connazionale con un fucile da caccia. La vittima, gravemente ferita, era riuscita a salvarsi in seguito alle cure dei medici del Santa Maria e a diversi interventi chirurgici. Alla base del fatto, rivalità fra gruppi di etnia albanese.

La sentenza è stata emessa mercoledì pomeriggio, con rito abbreviato, dal collegio giudicante composto da Massimo Zanetti (presidente), Federico Bona Galvagno e Barbara Di Giovannantonio. Accolte in toto le richieste formulate in aula dal pm Camilla Coraggio e sostenute anche dalla parte civile rappresentata dall’avvocato Massimo Proietti, secondo cui il 37enne era stato il mandante ‘morale e materiale’ della sparatoria. I legali difensori di Ilir Cacaj – gli avvocati Patricia Turilli e Paola Micheli – hanno già preannunciato che ricorreranno in appello.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli