Furto in parrocchia: denunciato 28enne

A Città di Castello il marocchino ha rubato il portafoglio nell’abitazione parrocchiale. A Perugia denunciati 2 tunisini per furto e porto di oggetti atti ad offendere

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Dopo aver chiesto l’elemosina nell’abitazione parrocchiale, è uscito per poi rientrare furtivamente appena il diacono si è allontanato. Raggiunto l’atrio della casa parrocchiale, si è impossessato del denaro e delle carte di credito del religioso, contenuti all’interno di un portafoglio lasciato nel borsello appoggiato su un tavolo. È successo nei giorni scorsi a Città di Castello: protagonista del furto, un cittadino nordafricano.

L’intervento della polizia

Il diacono, una volta rientrato in casa e constatato il furto, ha richiesto l’intervento della polizia che, giunta prontamente sul posto, ha rintracciato il ragazzo e lo ha sottoposto a perquisizione personale, trovando i beni sottratti al religioso che, animato da spirito caritatevole, ha deciso di non formalizzare denuncia nei confronti del giovane, successivamente identificato per un 28enne marocchino residente a Perugia, che è stato comunque denunciato all’autorità giudiziaria per furto. Nei suoi confronti è stata avviata la procedura per il divieto di dimora nel comune di Città di Castello.

Altro furto

Domenica pomeriggio gli agenti della squadra Volante di Perugia sono intervenuti a seguito di segnalazione da parte di un cittadino che stava transitando in via Pellas, di un soggetto maghrebino che, con fare sospetto, si era avvicinato a un’autovettura parcheggiata allo scopo evidente di asportare qualcosa ma, vistosi scoperto dal passante, si era poi allontanato repentinamente in direzione via della Pescara. Gli agenti si sono quindi messi alla ricerca dell’uomo e giunti in zona Fontivegge hanno notato due uomini, di cui uno corrispondente in pieno alle descrizioni fornite nella segnalazione. Nel frattempo, la proprietaria dell’autovettura in Questura ha denunciato che dall’abitacolo era stato asportato un orologio di marca, in oro e acciaio.

Le denunce

Gli uomini rintracciati alla stazione sono stati accompagnati in questura per accertamenti: quello corrispondente alla descrizione è stato identificato per un 27enne tunisino senza fissa dimora, pregiudicato per reati predatori, gravato dalla misura cautelare dell’obbligo di firma. Sottoposto a perquisizione, non è stato trovato in possesso dell’orologio ma i poliziotti, sospettando che avesse potuto occultarlo, hanno trovato l’oggetto prezioso sotto i sedili dell’autovettura di servizio. L’altro uomo è stato identificato per un tunisino di 36 anni, residente a Perugia, pregiudicato; sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di un coltello multiuso con lama di 6 centimetri, che è stato sequestrato. Al termine delle attività, il 27enne tunisino è stato denunciato all’autorità giudiziaria per furto aggravato e il 36enne per porto di oggetti atti ad offendere. L’orologio è stato restituito alla proprietaria.

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