Giunta – maggioranza: va in onda la tensione

Terni: un faccia a faccia che sa di resa dei conti. I consiglieri comunali: «Rotti i ponti con la città. Senza cambio di passo, tutti a casa»

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Le cose è meglio dirsele in faccia. E in questo senso non si può dire che l’obiettivo non sia stato centrato. Ma i punti di vista fra la giunta e la maggioranza che la sostiene (o dovrebbe) non sono proprio gli stessi, in qualche caso diversi e in altri proprio opposti. Questo, soprattutto, è emerso dal confronto andato in scena dal pomeriggio di martedì fino a tarda (tardissima) serata in via Mazzini, nella sede del Pd.

Schieramenti Da un lato gli assessori, pronti a spiegare, difendere, chiarire che il lavoro della ‘squadra’ – visti i tempi – non è proprio da buttare, anzi. Dall’altro i consiglieri comunali di maggioranza che, con toni diversi, hanno detto chiaramente che il rapporto fra i cittadini e chi li governa è sfilacciato, se non assente. E che per recuperarlo non basta neppure un rimpasto, se a questo non farà seguito un cambio radicale di passo. Nel merito e nella capacità di dialogo con chi sta fuori dal palazzo.

L’esecutivo Ad aprire le danze ci ha pensato il capogruppo del Pd, Andrea Cavicchioli, che ha incentrato il proprio discorso sull’attuazione del programma di governo, fin qui disatteso sotto diversi aspetti. Poi hanno iniziato gli assessori – mancava ‘solo’ Carla Riccardi, per molti ormai fuori dai giochi – con una lunga relazione di Vittorio Piacenti D’Ubaldi che ha illustrato la complessità della fase dal punto di vista contabile, le decisioni prese anche sul fronte delle razionalizzazioni, incluso un passaggio – non sfuggito a nessuno e che sarà bene chiarire a bocce ferme – su una possibile cessione di partecipazioni di Asm. E se il quadro finanziario non appare agevole per i prossimi anni, lo è ancora meno a breve termine, quando si tratterà di chiudere i conti del 2015.

Palle incatenate Poi via via, in rigoroso ordine alfabetico, hanno parlato tutti gli altri, illustrando cose fatte e da fare. Il clima ha iniziato a scaldarsi quando è stata la volta dei consiglieri: critiche nette sono state espresse, a vario titolo, da Sandro Piccinini, Faliero Chiappini, Luigi Bencivenga (da lui un duro attacco all’assessore Armillei e alle sue esternazioni su Pd e maggioranza), Renato Bartolini che, oltre a chiedere al sindaco di aggiornare la riunione per poter ricevere risposte puntuali dagli assessori, magari dando continuità nel tempo ai ‘faccia a faccia’ giunta-maggioranza, ha detto la sua sulla distanza fra amministrazione e città, ‘nonostante’ la scelta fatta suo tempo di comporre una giunta tecnica e, nelle intenzioni, collegata alla società civile. Su un punto tutti si sono trovati concordi: continuare a cedere metri di campo, in particolare al Movimento 5 Stelle abile a sfruttare i tanti spazi offerti, non può portare ad altro che a nuove débacle, dentro e fuori le urne elettorali.

Rinvio Alla fine, vista l’ora, si è deciso di aggiornare il tutto a giovedì 14 gennaio, con gli interventi di Jonathan Monti, Fabio Narciso, Valdimiro Orsini, Michele Pennoni, Sandro Piermatti, Silvano Ricci e Andrea Zingarelli. Dopo di loro toccherà al sindaco tirare le attese conclusioni, politiche, della vicenda.

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