«Grave ma stabile» dopo l’aggressione

Perugia, il tunisino ferito è in ospedale. I due connazionali che lo hanno massacrato sono in carcere

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Sono definite «gravi, ma stabili» le condizioni del 30enne tunisino aggredito e ferito a colpi di bottiglia e taglierino da due connazionali nella serata di sabato a Fontivegge.

Le ferite Decisivo è stato il pronto trasferimento del ferito al Santa Maria della Misericordia e l’intervento di emergenza dei medici, che hanno sottoposto il ferito ad un intervento chirurgico, suturando la profonda ferita alla gola e le altre, meno gravi ma comunque serie, alla testa e al volto, infertegli con una bottiglia e un taglierino. Oltre ai traumi provocati dai numerosi calci che gli avrebbero rifilato.

L’aggressione Quella di sabato sarebbe stata – stando alle testimonianze raccolte da polizia e Polfer – un’aggressione ‘a freddo’, frutto probabile di tensioni precedenti tra i tre tunisini. A fare le spese della violenza, anche la moglie dell’aggredito, che ha tentato di difendere il coniuge ma che è stata anch’ella colpita ripetutamente e senza pietà. I due aggressori si sono scagliati anche contro gli agenti, ad intervenire è stata la squadra volante della Questura e la Polfer, che però li hanno ammanettati.

In carcere I due – con precedenti per reati contro la persona, contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti – sono stati arrestati con la pesantissima accusa di tentato omicidio nei confronti del connazionale, oltre che di lesioni personali aggravate nei confronti della moglie e per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Su disposizione del pm di turno, Giuseppe Petrazzini, sono stati portati al carcere di Capanne.

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