Gruppo Novelli al Mise, compratori cercasi

Dall’incontro al ministero ci si attendevano novità sul futuro, che resta incerto. Rassicurazioni sugli stipendi: «Saldo il 29 aprile»

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Lavoratori Novelli al Mise - 27 aprile 2016 (1)

Il presidio Novelli al Mise

Saldo delle retribuzioni in arrivo – la data individuata è quella del 29 aprile – anche se lo stato di agitazione rimane confermato. In attesa di certezze. Intanto l’incontro che si è svolto mercoledì pomeriggio al Mise, relativo al futuro del Gruppo Novelli, incassa la soddisfazione dei sindacati nazionali e territoriali presenti – Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil – e delle Rsu aziendali. Sotto la sede del ministero erano presenti diversi lavoratori che hanno dato vita ad un sit-in.

Il percorso «Le richieste avanzate al Mise nella persona di Giampiero Castano – affermano le sigle in una nota unitaria – hanno trovato piena accoglienza. Tra queste il coinvolgimento del sindacato nel percorso di scelta del futuro partner, l’esplicita preferenza per il ‘perimetro pieno’ che tuteli l’integrità del business e la richiesta di ampie garanzie occupazionali». L’incontro, a cui era presente il cda del Gruppo Novelli ma anche rappresentanze delle Regioni Lombardia e Lazio, è servito per fare il punto sulla situazione finanziaria nel breve periodo, per poter garantire la liquidità – tema legato anche al credito Iva e su cui i sindacati assicurano la massima attenzione – per tutte le retribuzioni nei tempi previsti.

Il futuro Il prossimo tavolo al Mise si terrà dopo la metà di maggio e sarà l’occasione, quella, per affrontare finalmente il nodo-vendita. Dalle istituzioni – presenti il vice presidente della Regione Fabio Paparelli e i sindaci di Amelia e Spoleto, Riccardo Maraga e Fabrizio Cardarelli – è giunto l’impegno a trovare soluzioni per il futuro dell’azienda. L’auspicio è che siano stabili, affidabili e durature.

La Regione «L’advisor – commenta Fabio Paparelli – ci ha comunicato di aver ricevuto alcune significative manifestazioni di interesse. Gli organismi e le istituzioni preposte, nel rispetto delle proprie competenze, valuteranno con attenzione nell’interesse dei lavoratori e per il mantenimento di un sito produttivo strategico per l’economia regionale».

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