Il cognome non lo salva: arrestato a Terni

Espulso dall’Italia, era tornato in Albania, si era sposato e aveva preso il cognome della moglie per ‘ripulirsi’ dei reati. Tutto inutile

Condividi questo articolo su

Si era sposato in Albania prendendo – in quel paese è possibile – il cognome della moglie per ‘ripulirsi’ dai reati contro il patrimonio, di droga e legati all’immigrazione clandestina che aveva commesso in Italia. Poi era tornato a Terni ma all’occhio attento dei carabinieri della Compagnia di Terni, il suo volto ha subito ricordato qualcosa di familiare. Così il controllo si è concluso con l’arresto del soggetto.

La verifica è scattata nella notte fra giovedì e venerdì presso il parco Le Grazie dove una gazzella del Norm ha intercettato due soggetti – l’albanese ed un italiano – che, con fare sospetto, stavano confabulando fra di loro. Dal primo controllo, nulla è emerso a carico dei due. Ma poi la ‘memoria’ dell’Arma è servita ad andare più a fondo, ricostruendo il passato dello straniero.

I sospetti sono stati confermati dal controllo delle impronte digitali che ha permesso di ricostruire come l’uomo fosse tornato in patria e poi giunto di nuovo in Italia con un nuovo cognome. A suo carico anche un decreto di espulsione effettiva – con tanto di richiesta di asilo già respinta – che ha fatto scattare l’arresto per ‘rientro illegale in Italia’. Dopo la convalida in tribunale, è stato posto agli arresti domiciliari.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli