Influenza: «Colpirà un umbro su nove»

Sono previsti circa 100 mila casi in Umbria a partire dal mese di dicembre: al via la campagna di vaccinazione

Condividi questo articolo su

«Quest’anno si prevede che l’influenza colpirà almeno 5 milioni di persone in Italia di cui circa 100 mila in Umbria. Sebbene alcuni sintomi pseudo-influenzali abbiano già costretto a letto molti umbri, è nel mese di dicembre che il vero virus dell’influenza epidemica stagionale inizierà a colpire la popolazione con un picco previsto, come al solito tra metà gennaio e metà febbraio e con una coda importante anche nel mese di marzo». Nei primi giorni di novembre inizierà la campagna di vaccinazione 2018-19 della Usl Umbria 1 e, come ogni anno, il Servizio di igiene e sanità pubblica ricorda che il vaccino contro l’influenza è il mezzo disponibile più efficace per prevenirla e ridurre le complicanze; è sicuro e gratuito per gli over 65 e per le categorie a rischio.

La vaccinazione

La vaccinazione è altamente raccomandata a tutte le persone che abbiamo superato i 65 anni, nei soggetti con patologie a rischio di tutte le età (cardiopatie e broncopatie croniche, diabete, linfomi e neoplasie, condizioni di immunodeficienza, epatopatie e nefropatie croniche), nei contatti familiari di persone ad alto rischio, nelle donne nel 2°-3° trimestre di gravidanza, nei lavoratori addetti a servizi essenziali di pubblico interesse (personale sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco, personale della scuola) nei veterinari e allevatori e per la prima volta anche nei donatori di sangue, come indicato dalla circolare ministeriale. Per essere vaccinati, basta un’unica dose di vaccino presentandosi direttamente dal proprio medico generico.

L’influenza

«È utile vaccinarsi ogni anno in quanto il virus dell’influenza tende a modificarsi facilmente – spiega Massimo Gigli, responsabile del Servizio di igiene della Usl1 – e pertanto la composizione del vaccino viene regolarmente aggiornata. La composizione del vaccino trivalente per la stagione 2018-19 conterrà il già conosciuto ceppo A/H1N1 Michigan e due nuove varianti di sottotipo A/H3N2 (A/Singapore) e B (ceppo B/Colorado). In relazione al fatto che negli ultimi anni ha circolato in maniera importante anche una seconda variante del virus B, responsabile in particolare dei casi influenzali nei soggetti più giovani, è previsto anche quest’anno l’utilizzo di un vaccino quadrivalente contenente anche la variante del ceppo B/Phuket. Questo vaccino è da prediligere nei bambini e nei soggetti più giovani, ma può comunque essere tranquillamente somministrato anche nelle persone ultrasessantacinquenni».

Impatto sociale economico e sanitario

In Umbria l’anno scorso oltre il 63% degli anziani è stato vaccinato; percentuale lontana rispetto all’obiettivo minimo del 75% che pone il ministero della Salute, ma superiore alla media italiana che è intorno al 52%. «Voglio ricordare – conclude Gigli – che l’influenza determina un elevato impatto sociale economico e sanitario. I decessi collegati direttamente o indirettamente all’influenza, soprattutto in soggetti di età superiore a 65 anni con condizioni croniche di base, si stimano intorno a 8 mila in Italia e fino a 70 mila in Europa. Dobbiamo poi considerare i numerosi ricoveri ospedalieri derivanti dalle complicanze influenzali».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli