Influenza in Umbria: «Casi sotto controllo»

L’assessore regionale Barberini: «Aumentano gli accessi al Pronto Soccorso, occorre stare attenti ma non c’è da preoccuparsi». Potenziata l’assistenza

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L’Umbria è fra le regioni maggiormente colpite dall’epidemia influenzale, che ha avuto un’impennata fra la fine del 2017 e l’inizio del nuovo anno. Però l’assessore regionale alla salute Luca Barberini rassicura sui rischi: «Nonostante un aumento degli accessi nei Pronto Soccorso e del numero dei ricoveri per le situazioni più critiche, il sistema assistenziale regionale sta gestendo senza particolari problemi l’incremento del carico di lavoro, grazie a un potenziamento di attività e servizi»

INFLUENZA: BOLLINO ROSSO IN UMBRIA NEL 2018

Luca Barberini

Ricoveri +10% «Negli ultimi giorni – spiega l’assessore – c’è stato un aumento del numero dei casi di influenza in tutte le classi di età, in particolare bambini e anziani, con un livello di incidenza in linea con i dati nazionali. Rispetto all’attività ordinaria, negli ospedali umbri c’è stato, in media, un incremento del 15-20 per cento degli accessi complessivi ai Pronto Soccorso e di circa il 10 per cento del tasso di ricoveri. Per gestire al meglio la situazione, in tutti i presidi ospedalieri sono stati potenziati i turni del personale medico e infermieristico e previsti diversi posti letto in più. Sono stati inoltre rafforzati i servizi territoriali, con la collaborazione dei medici di medicina generale e della continuità assistenziale».

Servizi potenziati (in attesa del picco) L’Assessorato regionale alla Salute è impegnato in un monitoraggio costante – assicura Barberini – adottando tutti i provvedimenti necessari per assicurare risposte assistenziali efficaci e di qualità rispetto ai bisogni dei cittadini. «A tale proposito – dice l’assessore – è stato chiesto a tutti i direttori generali e sanitari delle aziende sanitarie regionali di potenziare azioni e risorse dedicate all’assistenza, relazionando con tempestività su azioni messe in campo ed esigenze emerse per fronteggiare al meglio la situazione, anche in vista del cosiddetto picco influenzale previsto nelle prossime settimane».

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