Influenza, in Umbria arriva il ‘bollino rosso’

Oltre 12 casi ogni mille abitanti. Fra la fine del 2017 e l’inizio di quest’anno impennata di casi nel centro nord. I consigli

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Quella di quest’anno è davvero ‘tosta’: febbre alta e prolungata anche negli adulti, con punte fino ai 39/39,5. Poi una lentissima convalescenza, con un diffuso senso di spossatezza e possibili complicazioni alle vie aeree e all’apparato digerente.

L’evoluzione influenzale 2017/2018

Le regioni colpite I rischi erano stati sottovalutati. Si pensava a circa 4milioni di casi stagionali, invece siamo già a 7 milioni di pazienti che negli ultimi giorni si sono rivoli al medico di base lamentando i classici sintomi influenzali (fonte: Fimmg). L’epidemia non sta colpendo in modo omogeneo: casi più frequenti in Piemonte, a Trento, in Liguria, nelle Marche, in Basilicata, in Calabria, in Sardegna, nel Lazio, in Abruzzo, in Campania e in Umbria, dove si registra un incidenza superiore ai 12 casi per mille assistiti, con particolare interesse per bambini e adolescenti. Gli ultimi dati arrivano dal rapporto del ministero della Salute, curato dall’Istituto superiore di sanità col sistema di sorveglianza Influnet. Il rapporto si riferisce all’ultima settimana del 2017, che disegna una curva in crescita in tutta Italia. Quindi i dati della prima settimana del 2018 saranno ancora peggiori. E si andrà avanti così almeno fino a metà gennaio, dicono gli esperti.

I dati regione per regione

I consigli Questo ceppo influenzale colpisce in particolare la laringe. Più raramente si spinge nei bronchi e nei polmoni. I medici consigliano di assumere i comuni farmaci antifebbre (come il paracetamolo) qualora la temperatura salga sopra i 38. Ricordiamo che l’influenza è provocata da un virus, per cui gli antibiotici sono del tutto inutili – anzi spesso controproducenti – a meno che non sia il medico stesso a prescriverli in virtù di una contemporanea infezione batterica. Può aiutare una terapia a base di aerosol, per liberare le vie aeree. Ricordiamo infine che per i bambini, per gli ultra 65enni e per le persone a rischio il vaccino è raccomandato e gratuito. Per ogni consiglio è opportuno rivolgersi al medico curante.

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