Ingorgo di ‘consigli’: niente Marini a Terni

Il 5 aprile era in programma quello comunale straordinario, ma c’è pure quello regionale sul bilancio (in arrivo una pioggia di emendamenti) e il primo salterà

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di M.T. e L.P.

Niente da fare. Salta il consiglio comunale straordinario che a Terni avrebbe dovuto affrontare due temi caldi – ThyssenKrupp Ast e ambiente – e che già stato messo in calendario per il 5 aprile.

Consiglio regionale Il 5 e il 6 aprile, infatti, è in programma anche la doppia seduta nel corso della quale il consiglio regionale sarà chiamato a discutere del bilancio e, quindi, la presidente Catiuscia Marini non potrebbe prendere parte a quello comunale ternano. Che deve mettersi in coda. Il problema, però sarebbe sorto quando il presidente del consiglio comunale di Terni, Giuseppe Mascio, ha chiesto a Catiuscia Marini di trovare un nuovo posto nella sua agenda, ricevendo però una risposta evasiva.

Emendamenti a pioggia Il sì, in commissione, è arrivato senza alcun ostacolo e con l’astensione delle opposizioni. Ma sulla manovra di bilancio presentata dalla giunta alla prima commissione presieduta dal consigliere Andrea Smacchi, sono in arrivo numerosi altri emendamenti oltre quelli già presentati, circa una decina.

19,2 milioni Si tornerà a discuterne mercoledì pomeriggio e la finanziaria predisposta dall’esecutivo di palazzo Donini arriverà in aula proprio il 5 e 6 aprile. Tre i documenti che compongono la legge di bilancio preventivo che, per il 2016, ammonta a 19,2 milioni di euro, i cui contributi proverranno dai trasferimenti operati dalla Giunta regionale, dai contributi dell’Autorità nazionale per le comunicazioni, dagli interessi attivi sui conti correnti e dai rimborsi per il personale comandato presso altre amministrazioni pubbliche. A cui si aggiungono circa 730mila euro di fondi liberi derivanti dall’avanzo di gestione del 2015.

Spese Quasi 10 milioni di euro è la cifra che servirà a coprire le spese degli organi istituzionali, 9,97 milioni per l’esattezza riguardano indennità, fondo di previdenza per il pagamento dei vitalizi, contributi ai gruppi consiliari, patrocini, eventi, Corecom, trasferimenti a Isuc, Centro studi giuridici e Consiglio autonomie locali, 1, 3 milioni per il funzionamento e la manutenzione mentre 7 milioni per il personale.

Emendamenti Prima del voto sul bilancio di previsione dell’assemblea legislativa, per il consigliere Claudio Ricci «ci sono poste di bilancio che potrebbero essere ottimizzate, occorrerebbe uno sforzo maggiore in tal senso anche da parte dell’Assemblea, visto che il criterio generale seguito nel bilancio di previsione 2016 è quello di razionalizzare e diminuire la spesa», mentre Maria Grazia Carbonari del M5S ha chiesto chiarimenti circa accantonamenti, affitti passivi e patrocini concessi dalla Regione. Intanto, dopo quelli presentati martedì sera, nel pomeriggio di mercoledì  sono arrivati altri emendamenti: c’è quello che prevede maggiori risorse, 50 mila euro per l’esattezza, per la diffusione del commercio equo e solidale in Umbria e un altro che vuole incrementare, sempre di 50 mila euro lo stanziamento per gli interventi a favore dei lavoratori emigrati e delle loro famiglie e che porta la firma del capogruppo Pd Chiacchieroni. Casciari, Solinas e ancora Chiacchieroni, poi, chiedono centomila euro in più a favore degli anziani, oltre a diecimila euro per far fronte a oneri dipendenti da provvedimenti legislativi in corso relativi a spese correnti. Questi sono solo alcuni degli emendamenti che, finora, sono stati presentati dalla maggioranza, oltre a quelli presentanti dal consigliere Rometti sui trasporti pubblici. Ma alcune integrazioni sono state proposte anche dalla Giunta, per cui si vuole incrementare di 100 mila euro gli interventi regionali per la promozione della cooperazione internazionale allo sviluppo della solidarietà tra i popoli, togliendoli dalla quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari. L’esecutivo ha anche proposto un adeguamento delle funzioni e dei compiti attribuiti all’organismo indipendente di valutazione in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione

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