Insegnanti aggrediti: «Sono genitori falliti»

A dirlo è la sociologa Rosa Rinaldi secondo la quale «reagiscono così per non ammettere la propria incapacità di educatori». Se ne parla a ‘Testimonianze dall’Umbria’

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Il modello educativo che i genitori non riescono più a trasmettere ai figli è il tema della puntata di Testimonianze dall’Umbria, in onda su Tef Channel martedì 17 aprile alle ore 20.30 (canale 112 – Sky 831). Giuristi e sociologi affrontano l’argomento raccontando le proprie esperienze, anche genitoriali.

«Genitori, educatori falliti» Dice la sociologa Rosa Rinaldi: «Il modello dei valori e del rispetto dei ruoli è completamente saltato. In pratica ora è in atto una contrattazione continua che regolamenta il rapporto genitori-figli su qualsiasi decisione, anche la più semplice, che parte già dall’età adolescenziale. Non mi meraviglio più di tanto che accadano episodi di violenza verso i tutor dei giovani, insegnanti o maestri dello sport, perché i genitori non possono ammettere il loro fallimento come educatori e così sfogano le loro tensioni verso figure un tempo intoccabili».

Mondo cambiato rapidamente «In cinque anni di liceo e prima ancora alle medie, non ho mai visto un atto di violenza o un gesto di bullismo. Mai e poi mai avrei immaginato che un genitore potesse alzare le mani verso un insegnante del figlio». Giovanni Patiti, artigiano nel settore della moda, non è certo Matusalemme avendo appena 23 anni e non pensa di essere un esempio atipico. Eppure già dice: «Ai miei tempi questa situazione a scuola e nella vita di tutti i giorni non c’era, e sì che sono passati appena cinque anni».

«Esistono esempi virtuosi» «La crisi economica e un quadro generale di precarietà che comprende molti settori della società, hanno inciso nei determinare i comportamenti delle nuove generazioni – analizza l’avvocato Francesco Falcinelli -, però attenzione: evitiamo tutti insieme, scuola, famiglia e società civile, di commettere l’errore di generalizzare e contestare tutto e tutti. L’attuale modello riesce ancora a scandire valori, con esempi non solo nel mondo della solidarietà. Vorrei ricordare a tutti che fa più rumore un ramo che cade che una foresta che cresce».

Il maestro di musica Un altro esempio positivo che emerge nella puntata della trasmissione condotta da Mario Mariano riguarda Mauro Squarta, già istruttore di calcio dilettantistico. Ora che è in pensione, dedica tutto il suo tempo libero alla formazione musicale dei ragazzi. «Riesco a trasmettere la mia passione di musicista e posso testimoniare che anche bambini di 6-7 anni sanno fare gruppo, cimentandosi alla batteria con passione e ascolto. Una sorta di allenamento non solo musicale ma anche educativo».

Il magistrato Ospite della trasmissione anche il magistrato Fernanda Fraioli: «I nostri figli sono come quei sacchetti del supermercato che prendono forma a seconda di come si riempiono. Uno dei principi più autentici del metodo educativo Montessori attiene l’autonomia che va concessa ai figli. Rispettare i loro spazi è garanzia per sviluppare il rispetto».

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