La scelta di Silvia: da Terni a Panama per solcare gli oceani

La 31enne è attesa da un anno di lavoro come hostess su una barca a vela: «Non possiamo pretendere di cambiare se facciamo sempre le stesse cose»

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di Alice Tombesi

Prendere e partire, lasciare un posto sicuro per dirigersi verso qualcosa di ignoto. Una lezione di coraggio e determinazione che Silvia Latini, 31enne di Terni, ha deciso di impartire prima di tutto a sé stessa, con una scelta che cambierà la sua vita. Tra pochi giorni, infatti, questa giovane ragazza salirà a bordo di un aereo diretto a Panama, nel Centro America, e dà lì su una barca a vela, quella che diventerà la sua casa-lavoro per i prossimi 12 mesi.

Silvia Latini

«Nulla cambia se facciamo sempre le stesse cose»

«Gireremo per un anno gli atolli, fatti di 350 isole, che si trovano di fronte a Panama. A ottobre sono stata contattata da una società americana gestita però da italiani e che possiede due imbarcazioni, un catamarano e una barca a vela. Per quest’ultima mancava una hostess mentre già avevano disponibilità di uno skipper. Così ho accettato». Una decisione che non è stata presa su due piedi, non è frutto del pensiero di chi – insoddisfatto della propria vita – ha bisogno di scappare e cercare la felicità altrove: «Mi è sempre piaciuto il lavoro che facevo e per gli ultimi undici anni è sempre stato così ma era da diverso tempo che sentivo strette le quattro mura intorno a me, sono amante della natura e del movimento e non volevo più dover lavorare ed essere condizionata dai ritmi lavorativi. Rispetto a quello che voglio io dalla vita, ho pensato che c’era qualcosa che non tornava. Non possiamo pretendere che qualcosa cambi se facciamo sempre le stesse cose».

Subito al lavoro

Da quando aveva 19 anni, al termine del suo percorso di studi al liceo classico ‘Tacito’, Silvia ha preso in mano la sua vita scegliendo, a volte con il disappunto di chi la circondava, di fare quello che più le andava. Ha iniziato a lavorare sin da subito, prima come commessa in un negozio di abbigliamento poi come consulente in un’azienda per poi finire, sei anni fa, in una concessionaria di auto. «Il settore del marketing non era un ambito per cui ero preparata ma ho studiato e nel giro di qualche mese sono diventata responsabile marketing e poi della formazione». Per una persona votata al movimento e al cambiamento, però, le quattro mura di un ufficio con il tempo possono diventare strette.

La decisione

Nel 2016 un viaggio in Grecia le apre le porte al mondo della nautica: «Sono salita per la prima volta su una barca a vela e ho pensato che fosse un bellissimo modo di muoversi e vivere la vita. Nel 2018, poi, la mia avventura è continuata alle isole Pontine e infine, la scorsa estate, la mia prima vera esperienza lavorativa in barca a vela come hostess: quando ad agosto ho sfruttato le mie ferie per accettare un’offerta di lavoro sempre per le Pontine». Solo una settimana fa la notizia alla famiglia e ai suoi amici: «Gliel’ho detto solo a cose fatte, quando ormai non sarei potuta più tornare indietro. All’inizio sono rimasti un po’ tutti sconvolti, poi hanno capito. Non sono più la persona che ero a vent’anni, quando non ero pronta per una cosa del genere. Oggi, a 31 anni e con undici di lavoro alle spalle, mi sento finalmente libera di poter scegliere come, quando e dove essere». Prendere e partire, lasciare un posto sicuro per dirigersi verso qualcosa di ignoto, richiede coraggio ed è una decisione che porta con sé dubbi e paure. Mai come in questo periodo, però, l’incertezza ha regnato nelle nostre vite, sconvolgendole e costringendoci a ripianificare o a non pianificare per niente. Perché, allora, non trarne qualcosa per cui valga la pena essere incerti del futuro? «Ognuno ha i suoi tempi, per prendere decisioni e cambiare le cose, ma vivere accontentando le aspettative degli altri ti rende perennemente infelice».

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