Legambiente, a Terni tira una brutta aria

Nei primi 25 giorni di gennaio, nella sola centralina di Le Grazie, il livello di Pm10 – le polveri sottili – ha superato per ben 17 volte i limiti consentiti

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Che a Terni tiri una brutta aria si sapeva. Ma stando ai dati dell’ultimo dossier ‘Mal’Aria’ di Legambiente la faccenda è davero preoccupante.

Gennaio Nei primi 25 giorni di gennaio, nella sola centralina di Le Grazie, il livello di Pm10 – le polveri sottili – ha superato per ben 17 volte i limiti consentiti. Se si pensa che la normativa nazionale parla di un massimo di 35 giorni all’anno, la situazione è allarmante.

IL DOSSIER

Le cause Secondo l’associazione ambientalista le cause di questo fenomeno vanno ricercate «nella disposizione geografica dellà, dalla presenza di complessi industriali, dal trasporto su gomma, dal riscaldamento domestico. Terni ha una delle acciaierie più grandi d’Europa dentro la città; un tasso di motorizzazione privata elevatissima; ancora molte centrali termiche di vecchia generazione alimentate ad olio combustibile o gasolio. Il tutto in una conca, dunque con scarso ricambio di aria».

Le soluzioni Legambiente diche che «urgente e decisivo un piano di intervento che vada finalmente ad incidere sulle politiche relative alle fonti di inquinamento. Le cause si conoscono e le soluzioni ci sono, occorrono la volontà politica e gli strumenti per metterle in campo. Diciassette sforamenti dei limiti del PM10 (sui 35 ammessi) nel solo mese di gennaio 2015 sono lì a dimostrare che questa soluzione è indispensabile».

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