«Liste d’attesa chiuse in tutta l’Umbria, da cinque anni senza colonscopia»

Il racconto di una 45enne di Terni: I medici mi avevano detto di non far passare più di due anni tra un esame e l’altro»

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Nel 2016 la prima colonscopia, al termine della quale i medici le consigliano di non attendere oltre i due anni prima di ripetere l’esame, a causa di una situazione non grave ma comunque da tenere sotto controllo. Poi l’insorgere dell’emergenza Covid, le attese che si fanno infinite e, a cinque anni di distanza dal termine consigliato dai sanitari, ancora nessuna ombra di un appuntamento nelle strutture sanitarie pubbliche dell’Umbria. Una vicenda, questa, segnalata da una 45enne di Terni, dal destino comune a molti altri cittadini umbri.

Il racconto

«Ogni volta che mi sono rivolta al Cup, dal post Covid in poi, la risposta è stata sempre la stessa: liste chiuse in tutta l’Umbria senza possibilità di avere neanche una data o un orizzonte temporale» spiega la donna a umbriaOn. E questo, ripete, nonostante l’avvertimento dei medici fosse di non far trascorrere più di due anni tra una visita e l’altra. «Mi sono informata anche in una farmacia del Lazio, anche lì ci sarebbe da attendere tanto, fino al 2025, ma almeno un termine c’è». L’alternativa, come sempre, è quella di rivolgersi a un privato. «Al di là del fatto che mi hanno prospettato dei prezzi improponibili – dice ancora la 45enne -, la colonscopia è comunque un esame importante e invasivo che sarebbe meglio fare in una struttura pubblica attrezzata. Quindi per ora non mi rimane che aspettare, ma continuo a chiedermi come sia possibile una situazione del genere».

LEGGI LA REPLICA DELLA REGIONE – ASSESSORATO ALLA SANITÀ

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