Lotta alla povertà, fondazione Carit c’è

Terni, l’ente del presidente Carlini ha aderito al fondo nazionale per il contrasto alla povertà educativa minorile: il lavoro dell’ultimo biennio

Condividi questo articolo su

Due anni – dal 2016 al 2018 – con quasi 1 milione di euro assegnati dal fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile attraverso il finanziamento di trentasette interventi riguardanti cinque progetti nazionali. Anche la fondazione Carit Terni ha aderito con beneficio per il territorio ternano, Narni, Amelia e comuni limitrofi fino alla Valnerina. In generale sono coinvolti tredici istituti scolastici, otto cooperative sociali e venti enti no profit.

L’aiuto

Il presidente Luigi Carlini sottolinea che si tratta «di un’esperienza molto significativa per il nostro territorio; ha permesso, a fronte di un impegno economico pari a ‘soli’ 335 mila euro, di triplicare l’effetto con i 977 mila euro stanziati in favore della comunità per combattere gli ostacoli economici, sociali o culturali che impediscono alle nuove generazioni di ottenere un’adeguata formazione». Il fondo è stato realizzato grazie ad un accordo – c’è anche la collaborazione del forum nazionale del terzo settore – fra l’Acri e il governo: nel loro insieme esse hanno messo a disposizione 360 milioni di euro in tre anni (2016-2018), assistite da un apposito credito d’imposta. Viene realizzato tramite bandi, in un’ottica di trasparenza e di rendicontazione, con l’obiettivo di coprire tutto il Paese e progressivamente coinvolgere tutte le fasce d’età dalla prima infanzia all’intera adolescenza (0-17 anni). «Si è dimostrato – prosegue Carlini – uno strumento importantissimo, che ha permesso di intervenire con incisività sul tema dell’educazione per dare alle generazioni future opportunità e speranze indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali».

L’impegno per la formazione

La fondazione Carit – puntualizza il presidente – «in sinergia con l’impresa sociale ‘Con i bambini’ si è impegnata inoltre, come avvenuto nella precedente esperienza, a sostenere un’attività di formazione per i soggetti interessati a partecipare ai bandi di prossima pubblicazione. Ciò al fine di dare una risposta concreta ai bisogni del territorio, che ci si augura di poter sovvenire con i bandi finanziati dal Fondo nazionale». Con la legge di bilancio 2019 il fondo è stato rifinanziato per un altro triennio e il comitato di indirizzo della Fondazione, nella riunione tenutasi lunedì, ha confermato nuovamente per il triennio 2019-2021 l’adesione al fondo, «lusingata dai risultati raggiungi e dalle prospettive future».

I grandi progetti

Per l’attuazione dei programmi è nata l’impresa sociale ‘Con i bambini’, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla fondazione ‘Con il sud’: pubblicati quattro bandi (prima infanzia 0-6 anni, adolescenza 11-14, nuove generazioni 5-14 anni, ‘Un passo avanti’) e con le risorse stanziate dal fondo finora sono stati avviati 272 grandi progetti in tutta Italia, che hanno raggiunto oltre 400 mila bambini e ragazzi – insieme alle loro famiglie – che vivono in condizione di disagio. Sono 27 mila e 500 le organizzazioni che hanno partecipato ai bandi. A ciò si aggiungono le sedici idee progettuali legate alle iniziative di cofinanziamento e sei progetti sostenuti tramite iniziativa aree terremotate.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli