Maratona di New York: in gara due umbri unici

I portacolori dell’Umbria corrono nella grande mela. Un documentario sugli allenamenti di Leo Cenci. Il messaggio di speranza di Luca Aiello, non vedente che correrà con un tutor

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Non saranno gli unici umbri a partire per la ‘grande mela’, ma senza dubbio la loro corsa avrà più significati simbolici delle altre: il loro messaggio travalica i confini dello sport per arrivare al cuore di tutti noi. Di Leonardo Cenci si sa già molto: nel 2016 primo italiano a correre la Maratona di New York con un tumore, si prepara quest’anno a partecipare per la seconda volta. Si sa meno di Luca Aiello, dipendente regionale, non vedente, la cui storia è stata raccontata in una conferenza stampa martedì mattina. Entrambi il 5 novembre saranno ai nastri di partenza della corsa metropolitana più affascinante e scenografica.

Luca Aiello con Luca Barberini

Corsa in sincrono Quarantacinque anni, di Corciano, dipendente regionale, Luca Aiello sarà l’unico umbro a partecipare all’evento come persona non vedente. Luca ha iniziato a correre al livello agonistico quattro anni fa, con l’amico e atleta Michele Caldarelli che l’ha convinto a diventare runner. Si allena tutti i giorni, insieme al preparatore atletico Fidal Guido Genovese, suo amico e sostenitore. Ha fatto diverse maratone e mezze maratone e altre gare da 15 e 18 chilometri. A New York correrà insieme a Caldarelli che sarà la sua guida tramite una fascetta che legherà i loro due polsi: «Correremo in sincrono – ha spiegato – quasi mano per la mano, perché per fare un’esperienza del genere, oltre a coraggio e passione, servono sintonia e fiducia reciproca».

«Un messaggio di positività» «Alla maratona – ha detto Aiello – porterò l’Umbria che non si arrende e che è in buona salute, lanciando un messaggio di positività per quanti vivono situazioni di disabilità. Per persone come me, lo sport è uno strumento importante d’integrazione e di promozione della salute. Da quando ho iniziato a correre sto meglio fisicamente e psicologicamente, sono passato da cento a 74 chili e mi sento più sicuro di me stesso, nonostante la mia disabilità».

La maglietta di Luca

Gli auguri dell’assessore Per lui gli auguri dell’assessore regionale (salute, coesione sociale e welfare) Luca Barberini. «Accompagniamo Luca in questa esperienza – ha detto l’assessore Barberini – perché rappresenta un esempio positivo di come, attraverso la forza di volontà, è possibile superare barriere fisiche e culturali e raggiungere traguardi significativi. Lo sport rappresenta uno strumento importante d’inclusione sociale, di promozione della salute e del benessere psicofisico: Luca Aiello interpreta e testimonia concretamente tutto questo e noi saremo idealmente con lui a New York a sostenerlo». Presenti anche alcuni dipendenti che hanno incoraggiato la partecipazione del loro collega all’evento newyorkese.

Il documentario su Leonardo A New York ci sarà anche Leo Cenci, la cui partecipazione sarà presentata mercoledì mattina in Regione dalla presidente Catiuscia Marini. Diverse le iniziative organizzate per la manifestazione tra cui anche un video documentario che racconta alcuni allenamenti di Leonardo in località suggestive dell’Umbria: Perugia ed Orvieto, con il loro centro storico; il Monte Subasio con Assisi e Spello; Castelluccio di Norcia; le Cascate delle Marmore; le colline del Lago Trasimeno ed il lago di Piediluco. Il video sarà presentato il prossimo 2 novembre a New York, ospiti del Console Generale a New York, Francesco Genuardi, durante un pomeriggio dedicato all’Umbria, con la partecipazione di importanti esponenti delle istituzioni, dei media, dell’industria e dello sport.

Leo Cenci con Mauro Casciari a NY2016

Medaglia d’oro dal Coni Leonardo Cenci arriverà a New York con un nuovo alloro: il Coni gli ha appena conferito la medaglia d’oro al valore atletico, il massimo riconoscimento del comitato olimpico, che gli è stato consegnato a Roma, durante la seduta di giunta, dalle mani di Malagò. «Con questo riconoscimento – ha detto Leonardo – capisco che il mio messaggio di speranza e di forza è apprezzato anche dallo sport, visto che mi è stato attribuito il maggior riconoscimento che questo mondo attribuisce. Sono lusingato che il presidente Giovanni Malagò abbia speso delle belle parole su di me. Spero di poter continuare ad essere un esempio per gli sportivi, perché questo è il mio mondo, è quello a cui appartengo».

A LUGLIO LA MEDAGLIA AL VALORE SPORTIVO

Record doppio negli Usa Dopo le emozioni romane, Leonardo si prepara alla sua nuova sfida: essere il primo al mondo – da quanto ci risulta – a correre due maratone con un cancro in atto. Alla prima ha partecipato lo scorso 6 novembre, prendendo parte alla New York Marathon e concludendola con il tempo di 4 ore 27 minuti e 57 secondi. Una prestazione che aveva superato quella dell’unico precedente accertato, quello di Fred Lebow, cofondatore della maratona di New York, che vi partecipò nel 1992 chiedendola in 5 ore e 32 minuti e 34 secondi. Oggi Leonardo vuol fare di più: replicare questo suo successo nella Grande Mela impiegando anche un tempo minore. «Il cancro è una malattia di cui non bisogna avere paura. Bisogna affrontarla con coraggio, determinazione e forza di volontà ma soprattutto non si deve mai perdere la voglia di lottare perché la sofferenza rinforza l’animo, aiuta a capire meglio il senso della vita». Parola di Leo.

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