Marijuana e ordigni: arrestato a San Gemini

Manette ai polsi di un 28enne che non solo aveva quasi 300 grammi di droga, ma pure bombe carta e maxi petardi in serie

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Droga ma pure materiali esplosivi e pericolosi: questo aveva con sé un 28enne fermato mercoledì pomeriggio dai carabinieri del comando stazione di San Gemini, coordinati dal comandante Fabio Iucci, nell’ambito dei controlli disposti dal comando provinciale di Terni dell’Arma. Il giovane, residente a San Gemini noto per alcuni precedenti di polizia, è stato visto aggirarsi per il paese con in mano una busta della spesa e un atteggiamento quantomeno sospetto.

Una scoperta dietro l’altra

Alla richiesta di fornire le proprie generalità e spiegazioni su cosa stesse facendo, il ragazzo ha spontaneamente consegnato la busta ai militari. Dentro c’erano ben 200 grammi di marijuana contenuti in una busta di cellophane. Ma è presso la sua abitazione che i carabinieri, oltre a 65 grammi della stessa droga nascosta in alcuni barattoli, hanno trovato una sorta di ‘Santa Barbara’ composta da tredici bombe-carta pesanti ciascuna 168 grammi e otto petardi da 54 grammi. In casa c’erano anche quattro proiettili calibro 308 Winchester e 1.960 euro in contanti, probabilmente gli incassi relativi allo spaccio di droga. Di fronte alle domande dei militari il 28enne ha cercato di spiegare che quegli ordigni li aveva acquistati in vista del prossimo capodanno. Tutto inutile.

Bombe e droga sequestrati, lui in carcere

«Gli ordigni esplosivi – riferiscono i carabinieri della compagnia di Terni, coordinati dal capitano Alessio Perlorca – di fattura artigianale e privi di qualsiasi tipo di omologazione, dotati di altissima capacità esplodente e il cui solo maneggio rappresenta un importante fattore di rischio, dopo l’esame ed il campionamento eseguito dal personale artificiere antisabotaggio sono stati avviati ad immediata distruzione. La sostanza stupefacente, invece, è stata sottoposta a sequestro giudiziario». Al termine delle operazioni di rito il giovane è stato condotto nel carcere di vocabolo Sabbione, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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