Meningite, in Umbria resta alta l’attenzione

Nei giorni scorsi un nuovo caso a Firenze. Preoccupa la vicinanza con l’Umbria ma le istituzioni rassicurano i cittadini. Barberini: sui vaccini siamo sopra la media nazionale

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Un anno fa è morta una maestra a Terni, a febbraio un altro caso a Lugnano in Teverina, colpito un 51enne. Non esistono focolai di meningite in Umbria ma nei mesi scorsi ci sono già stati alcuni casi e la vicinanza con la Toscana, dove sembra scoppiato l’allarme, comincia a preoccupare.

Il ‘Santa Maria della Misericordia’

Il ‘Santa Maria della Misericordia’

Situazione sotto controllo Dall’ospedale di Perugia confermano che la situazione è tranquilla. Non ci sono casi né episodi di allarmismo fra la popolazione. E dalle sedi territoriali dell’Asl, competenti per profilassi e controllo, non arrivano segnalazioni preoccupanti. ‘Attenzione alta’ dall’assessorato alla Sanità della Regione, che però conferma che non è il caso di allarmarsi: «In Umbria, al momento, non c’è nessun allarme meningite e non ci sono focolai epidemici in corso – ha confermato l’assessore Luca Barberini – le coperture vaccinali infantili per meningococco C sono superiori alle medie nazionali, resta comunque massima l’attenzione».

Luca Barberini

Luca Barberini

Situazione vaccini «Nella nostra regione – ha spiegato Barberini – il vaccino contro il meningococco C è stato introdotto a partire dal 2008 con offerta attiva, cioè tramite invito scritto ai nuovi nati, per la fascia di età compresa fra i 13 e 15 mesi. La stessa cosa avviene per i dodicenni. In entrambi i casi la somministrazione è gratuita. Nel giugno 2016, abbiamo esteso la possibilità di vaccinarsi o fare il richiamo gratuitamente ai ragazzi tra gli 11 e i 18 anni».

Meningococco ‘B’ Se per il tipo C la vaccinazione è gratuita per tutti i soggetti in determinate fasce d’età, per il ‘tipo B’ lo è solo per i soggetti ‘a rischio’, con impegnativa del medico. Per chi invece non è a rischio, previsto il regime di compartecipazione della spesa: in pratica si paga il vaccino al prezzo cui lo ha acquistato la Regione, risparmiando rispetto all’acquisto presso le farmacie.

Le altre regioni Si organizzano anche nel resto d’Italia. In Abruzzo sono aumentate le richieste di vaccinazione, tanto che la Asl di Pescara nei giorni scorsi ha deciso di predisporre due sedute straordinarie pomeridiane di vaccinazione nel mese di dicembre. In Lombardia – dove peraltro si sono verificati diversi casi di meningite – dal 2017 saranno attivati sconti su tutte le tipologie di vaccino (A, C, W, Y e B) con la formula del ‘co-pagamento’ mentre in Emilia Romagna sarà gratuita per tutti i nuovi nati la vaccinazione per il ‘tipo B’. Resta un mistero il motivo per cui ci sia tanta disparità di trattamento fra territori confinanti, come se fra una regione e l’altra ci fossero barriere al propagarsi dell’infezione.

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