Mercurio nel Paglia, dossier al ministero

Il sottosegretario all’Ambiente chiede chiarimenti alla Regione Umbria dopo i due casi di legionella nell’orvietano

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Due casi nel giro di appena un mese, a Narni e a Orvieto. E, secondo qualcuno, potrebbe esistere una correlazione tra la legionella che ha colpito due uomini, lo scorso settembre, sulla Rupe di Orvieto e i livelli di inquinamento da mercurio in correlazione con la presenza della discarica in località Le Crete.

I due casi di legionella

A mettere in relazione i due episodi è stata la sezione orvietana di Italia Nostra, capitanata da Lucio Riccetti che, nei giorni scorsi, ha inviato un dossier al ministero dell’Ambiente. Neanche un mese fa, infatti, un uomo di 59 anni e un altro di 74, sono stati ricoverati agli ospedali di Perugia e Terni dopo una prima diagnosi effettuata al pronto soccorso del Santa Maria della Stella di Orvieto per legionellosi. Sintomatologie respiratorie in un caso, esteso addensamento polmonare nell’altro, che hanno fatto scattare subito il protocollo d’emergenza, nonostante l’Usl Umbria 2 abbia rassicurato sin da subito escludendo pericoli per la salute pubblica ed eventuali contaminazioni dell’acquedotto comunale.

Il ministero dell’Ambiente

La correlazione ipotizzata da Italia nostra tra l’inquinamento del fiume Paglia  e la discarica e i due casi di legionella, ha portato quindi il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo ad inviare alla Regione Umbria una richiesta ufficiale di fornire al governo una relazione dettaglia della situazione, sulle azioni intraprese a livello regionale per ridurre danni eventuali all’ambiente e alla salute umana e per chiedere chiarimenti circa l’inquinamento, l’attuale situazione della discarica e sulla presenza del mercurio nel fiume Paglia.

Mercurio nel fiume

Da tempo, infatti, nel fiume che nasce sull’Amiata si registrano considerevoli concentrazioni di mercurio che deriva dalle cave da cui, per secoli, si è ricavato il cinabro per la produzione del mercurio. Concentrazioni alte che hanno spinto le autorità a proibire la pesca in tutto il tratto orvietano del fiume. Secondo i dati diffusi lo scorso agosto dall’assessore regionale all’Ambiente Fernanda Cecchini dopo il monitoraggio effettuato nelle acque del fiume, in quindici punti di prelievo è emersa una diffusa presenza di mercurio superiore alla soglia di contaminazione, mentre le acque sono risultate sostanzialmente prive di mercurio allo stato disciolto.

La Regione

Intanto, fortunatamente, i due uomini colpiti da legionella stanno meglio, mentre il possibile collegamento si potrebbe spiegare con il fatto che questa malattia infettiva colpisce l’apparato respiratorio ed è causata da un batterio presente nell’acqua. La Regione, invece, ha fatto sapere che entro la fine del 2018, si procederà con ulteriori campionamenti ed analisi delle acque del fiume Paglia.

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