Tre anni e otto mesi di reclusione: questa la condanna inflitta dal gup di Terni Simona Tordelli, con le modalità del rito abbreviato, nella giornata di ieri ad un 51enne ternano accusato di violazione di domicilio, rapina, lesioni personali e atti persecutori – sin dal 2017 – nei confronti dell’ex compagna 49enne, del figlio e del nuovo compagno di quest’ultima. Tensioni che sarebbero degenerate fra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2019 con l’arresto dell’uomo – attualmente detenuto nel carcere di vocabolo Sabbione – da parte della squadra Volante della questura di Terni.
Vita infernale
Tutt’altro che rassegnato alla fine della relazione, il 51enne lo scorso dicembre avrebbe percosso, picchiato e minacciato di morte la donna, sottraendole – da qui la rapina – anche le chiavi dell’appartamento in cui vive. Un gesto che sarebbe servito al soggetto, pochi giorni dopo, per entrare in casa e dare seguito alle sue brutali intenzioni. In quell’occasione, brandendo un paio di forbicine e una catena, oltre a minacciare i presenti – fra cui appunto il figlio della 49enne, l’attuale compagno ed un’amica – aveva tentato di colpire l’ex con la catena fino a quando la polizia di Stato non era intervenuta bloccandolo.
«Torno e ammazzo tutti»
«Tanto mi portate dentro, torno qui e uccido tutti» aveva detto agli agenti. Frasi finite agli atti del processo che lo ha visto condannato ieri e che danno l’idea della pesante situazione vissuta dalla donna, preda da tempo di uno stato d’ansia legato al timore per l’incolumità propria e dei propri cari. Una situazione che l’aveva spinta a cambiare le abitudini di vita per non incappare nell’ossessività, e talvolta nella furia, dell’ex compagno. Scontato l’appello da parte del legale difensore di quest’ultimo.
