Montecastrilli: la maggioranza fa saltare la discussione sulla sanità e la minoranza scrive al prefetto

Polemiche nel consiglio comunale per quanto accaduto lo scorso 6 ottobre

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Polemiche in quel di Montecastrilli, in particolare nel consiglio comunale, dove i consiglieri di minoranza Carlo Mancini, Elena Frasconi, Benedetta Baiocco e Claudia Sensini hanno inteso portare all’attenzione del prefetto di Terni Giovanni Bruno, attraverso una lettera, quanto accaduto nell’assemblea dello scorso 6 ottobre, ovvero l’uscita dall’aula da parte della maggioranza e del sindaco quando si sarebbe dovuto discutere una mozione relativa alla sanità pubblica proposta dai gruppi ‘Montecastrilli Domani’ e ‘Insieme per Cambiare’. Il punto all’ordine del giorno è ‘saltato’ ed il consiglio è poi ripreso da quello successivo, una volta ripristinato il numero legale. Da qui le rimostranze di Mancini, Baiocco, Frasconi e Sensini che ritengono l’azione «lesiva e poco rispettosa dei diritti della minoranza, sanciti dalle previsioni regolamentari e dal Testo unico sugli enti locali». Nella missiva inviata al prefetto si legge che «alla luce di quanto successo, contestiamo questa modalità di gestione del consiglio comunale. Non riteniamo questo modo attinente alle previsioni regolamentari, né per quanto riguarda il proseguimento della riunione di consiglio, né per quanto concerne la decisione di procedere, una volta ricostituito il numero legale, all’esame del successivo punto all’ordie del giorno. Di fatto è stata impedita e compromessa la libera e democratica discussione a cui siamo chiamati. Temiamo il reiterarsi di quanto accaduto. La maggioranza, con questa azione, potrebbe allora rinviare, a suo comodo e convenienza, qualsiasi altra mozione, interrogazione o interpellanza presentati dalla minoranza che non intende trattare. Questo atto è un’ulteriore dimostrazione di come questa maggioranza continui a rivelarsi sprezzante della minoranza, poco seria nei riguardi del consiglio stesso e indifferente rispetto a quei principi di democrazia essenziali nel dibattito pubblico».

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