Narni, ‘Gole del Nera’: «Tesoro riscoperto»

Inaugurazione ufficiale del percorso ciclopedonale che ripercorre un tratto della vecchia ferrovia, realizzato dal Comune e dalla Regione

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Foto A.Mirimao

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di Francesca Torricelli

Sulla riva sinistra del fiume Nera, lungo la via Ortana, c’è Stifone. La piccolissima frazione del comune di Narni, che costeggia una porzione delle ‘Gole del Nera’, oggi conta circa 40 abitanti. Sull’argine opposto del fiume, un tempo, la ferrovia collegava Narni a Nera Montoro, ma dopo essere stata dismessa – per crearne una nuova parallela -, il percorso è rimasto per anni abbandonato. Sabato pomeriggio «è stato riconsegnato alla comunità un patrimonio naturalistico, storico e paesaggistico fra i più significativi dell’Umbria», ha detto il sindaco di Narni Francesco De Rebotti, durante l’inaugurazione del percorso ciclopedonale lungo le ‘Gole del Nera’. Un passaggio che percorre proprio un tratto della vecchia ferrovia Narni-Orte, lungo il fiume Nera.

LE ‘GOLE DEL NERA’ NELLE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

Foto A.Mirimao

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La nuova via ripercorrerà, quindi, l’antica tratta ferroviaria dallo Scalo a Nera Montoro, toccando Stifone e l’antico ‘porto romano’, il bacino delle Mole, Ponte d’Augusto, Mulino Eroli, abbazia di San Cassiano, sorgenti del Lecinetto e costeggiando il fiume Nera. Il tragitto è lungo circa 5 chilometri e tocca le principali attrattive turistico-naturalistiche e religiose della zona, recuperando anche le vecchie galleria della tratta ferroviaria illuminate con fotocellule che si attivano al passaggio delle persone. Le Gole del Nera sono ora fruibili da pedoni, amanti del trekking, del running, della mountain bike e dei tragitti a cavallo, oltre che dagli appassionati di canoa che possono ridiscendere il Nera grazie anche ai porticcioli artificiali realizzati lungo il fiume dalla zona di Funara fino alle Mole, nel territorio di Nera Montoro.

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Un simbolo Un’inaugurazione tra speranza e amarezza quella di sabato. Il pensiero del sindaco De Rebotti, infatti, non è potuto che andare «ai miei colleghi sindaci della Valnerina che stanno, purtroppo, vivendo momenti decisamente poco felici. Il terremoto, infatti, continua a non dar pace ai nostri territori e ammetto di sentirmi un po’ in colpa nel far festa oggi. Ma l’inaugurazione di questa strada sulla sponda del fiume Nera, simbolo della nostra Valnerina, spero posso lanciare un messaggio di speranza per una rinascita».

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Le attività Il ringraziamento del sindaco è andato «a tutte le associazioni che hanno organizzato una serie di iniziative in questo weekend, dandoci la possibilità di vivere a pieno questi luoghi». Molteplici, infatti, le attività in programma durante il fine settimana. Dalla discesa in canoa alle passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo sul nuovo tracciato. La visita delle sorgenti Carestia e Lecinetto, all’abbazia San Cassiano, al Borgo della Sorgente – con l’inaugurazione del centro visite ex mulino -, al Solarium delle Mole, alla Villa Romana e al mulino nella proprietà del professor Alvaro Caponi. «Stiamo lavorando per affidare la gestione del parco, assicurando così quelle opere di manutenzione ordinaria e, anche, di controllo che un’opera come questa merita, soprattutto per garantirne la conservazione e lo sviluppo. Ma quello che mi sento di dire oggi a tutti voi e a tutti coloro che percorreranno in futuro questa strada è che questo posto è nostro, di tutti, e sta noi per primi averne cura».

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«Rialziamoci» Anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, si è unita alle parole spese da De Rebotti per le popolazioni terremotate. «Il fiume Nera – ha detto – è veramente il simbolo della Valnerina colpita in questi giorni dal ‘mostro’. Ma questa inaugurazione è il segno che abbiamo determinazione per ripartire. Un progetto di riqualificazione ambientale e paesaggistica della nostra Valnerina che non sarebbe, però la stessa senza la presenza delle persone. Quelle stesse persone che in questi giorni si stanno aggrappando con tutte le loro forze per non abbandonare questa terra e noi faremo tutto il possibile per aiutarli a rialzarsi». Il Nera, per la presidente, «è un fiume particolare, che si inserisce in un paesaggio ideale per una serie di attività sportive, attrazione sopratutto per i turisti. E’ da qui che dobbiamo ripartire, da investimenti come questo che sono stimolo per le risorse economiche, per lavoro e produttività».

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